L’Ugl: “Irresponsabile lo sciopero dei supergarantiti dipendenti pubblici”

Persino uno dei più grandi sindacati italiani , l’Ugl, si esprime contro lo sciopero dei dipendenti pubblici di domani. Guarda caso, proprio attaccato al lungo ponte dell’Immacolata. “E’ inopportuno lo sciopero per il rinnovo dei contratti nazionali della P.A. in un periodo in cui l’intera economia è vicina al tracollo. Considerato il rischio di perdere un milione di posti di lavoro nel settore privato e con i piccoli imprenditori alla fame. Una rivendicazione salariale, proveniente peraltro da una categoria che non ha subito il disagio della cassa integrazione e che di certo non teme la perdita del lavoro, non la comprenderebbe nessuno. Utilizzare la leva conflittuale, dunque, è un atto irresponsabile nei confronti del Paese”.
Capone (Ugl): aderiranno in pochi
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario generale dell’Ugl, l’Unione generale del Lavoro, in merito allo sciopero dei lavoratori della P.A. proclamato per mercoledì 9 dicembre da Cgil, Cisl e Uil. ”Gli stessi lavoratori della pubblica amministrazione hanno difficoltà a capire ed è facile prevedere che aderiranno in pochi. È evidente che i vertici dei sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil sono completamente scollegati dalla base. Cosa diversa è aprire una trattativa per definire i grandi temi della sicurezza per i lavoratori della sanità e delle forze di sicurezza più esposti degli altri in questa pandemia. Come diverso è reclamare norme certe per regolamentare il ricorso massiccio allo Smart working.

Superare le barriere ideologiche
La pubblica amministrazione ha bisogno di uno scatto in avanti, di una staffetta generazionale portatrice di nuove competenze e di una organizzazione del lavoro all’altezza di uno Stato moderno, ma tutto questo non si ottiene con uno sciopero. Mai come in questa fase, occorre superare le logiche corporative e le barricate ideologiche nell’interesse di tutti i cittadini”. In effetti, nonostante i miliardi stanziati, nonostante il fatto che siano gli unici a ricevere lo stipendio tutti i mesi, insistono nel voler scioperare. Un insulto a tutti gli italiani che hanno perso il lavoro in questi mesi, una vera vergogna nazionale.