L’Ugl propone correttivi alla manovra. Capone: “Complessivamente però è positiva”

capone sanità

L’Ugl propone sei possibili correttivi alla manovra di bilancio per il 2023. A esporli il segretario generale Ugl, Paolo Capone davanti alle commissioni bilancio della Camera “nel rispetto dei saldi complessivi”. In particolare, si propone l’estensione della tassa piatta incrementale ai lavoratori dipendenti che, nel corso dell’anno, svolgono prestazioni di lavoro occasionale con ritenuta d’acconto o con contratto di lavoro a tempo determinato o stagionale anche part time. L’azzeramento o la riduzione dell’aliquota sostitutiva del 5% sui contratti e accordi collettivi di produttività in caso di introduzione di strumenti di partecipazione dei lavoratori. La possibilità per i datori di lavoro, anche attraverso un accordo collettivo, di erogare ai propri dipendenti misure di welfare aziendale, cosiddetti Fringe benefit, defiscalizzati fino a 3mila euro.

I comuni potranno utilizzare somme per il contrasto alla povertà

E ancora. La possibilità per i comuni e per gli ambiti territoriali sociali di utilizzare, in tutto o in parte e in via eccezionale, le somme in bilancio, non impegnate alla data del 31 dicembre 2021, per misure di contrasto alla povertà. Assegnate dalle legge che istituisce il reddito di cittadinanza e l”innalzamento della soglia per essere considerati familiari a carico, in attesa di una organica riforma del fisco. Da eliminare per l’Ugl “le condizionalità per l’accesso ad Opzione donna “.

L’Ugl complessivamente plaude agli interventi su alcune criticità, a cominciare dal Mezzogiorno

L’Ugl complessivamente plaude agli interventi su alcune criticità, a cominciare dal Mezzogiorno. La legge di bilancio ” interviene rafforzando il potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni” nonostante le risorse al momento disponibili “non sembrano permettere interventi più profondi”. Anche se è stato “confermato e rafforzato” il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi valido come “indicazione utile per il futuro”. Bene anche sul versante delle pensioni. “La rivalutazione degli assegni in ragione dell’incremento del costo della vita , non nuova nel panorama normativo, si è resa necessaria dalla considerazione che, stante le risorse disponibili, una perequazione piena avrebbe comportato oneri difficili da sostenere. Con il paradosso, peraltro, che, essendo incrementi percentuali, il beneficio maggiore sarebbe andato proprio ai redditi più alti”.

L’Ugl: bene il governo anche su pensioni ed energia

“Apprezzabile” anche l’intervento sui regimi di accesso alla pensione ” in quanto permette di sterilizzare l’impatto al 1° gennaio del 2023 della legge Fornero”, dice ancora Capone. Sul capitolo fisco l’Ugl segnala “l’importanza di valutare con attenzione il contenuto dell’articolo relativo alle misure di semplificazione in materia di Isee”. Mentre “apprezza l’intervento in legge di bilancio sull’energia come pure “è significativa” l’azione che dovrebbe portare verso maggiore indipendenza energetica”. Ok anche alla decontribuzione sulle assunzioni stabili assieme a quello per favorire le imprese che assumono. Su questo chiede l’Ugl “di agire sul versante del Pnrr che oggi appare fortemente in bilico”. “Fondamentale” dare sostegno e continuità nel tempo al Programma Gol e il Fondo Nuove Competenze, senza dimenticare la centralità del pubblico impiego.