L’Ugl sulla manovra: prioritario intervenire sulla riduzione della pressione fiscale

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Il sindacato nazionale Ugl, Unione generale del Lavoro, interviene sulla manovra del governo. “Uno dei capitoli principali della manovra riguarda la riduzione della pressione fiscale”. ”Riteniamo che fra le priorità dovrebbero trovare spazio la riduzione strutturale del costo del lavoro”. Lo afferma l’Ugl nel corso dell’audizione sulla legge di bilancio nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il sindacato nazionale chiede di intervenire anche sula semplificazione dell’Irpef, compresa la parte relativa agli incrementi di reddito, e la revisione della tassazione indiretta. In particolare l’Iva sui beni di largo consumo e le accise sui prodotti energetici.

L’Ugl: affrontare il capitolo del lavoro e delle politiche sociali

Occorre, inoltre, ”intervenire a tutela del risparmio previdenziale, e in difesa del potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni. Garantendo un sostegno al sistema produttivo nazionale, attraverso il volano delle detrazioni e del credito di imposta”, sottolinea il sindacato. “L’ampio capitolo del lavoro e delle politiche sociali deve essere necessariamente affrontato secondo una logica complessiva che punti al rafforzamento delle precondizioni nelle quali operano gli enti locali: quindi, assunzioni, formazione, digitalizzazione”.

Pensioni, quota 102 fortemente penalizzante

In tal senso, secondo l’Ugl, ”la vera partita è destinata a giocarsi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Fermo restando che gli investimenti, da soli, non sono sufficienti, senza una adeguata progettualità”. Per quanto riguarda il tema delle pensioni il passaggio a quota 102, con l’innalzamento dell’età anagrafica a 64 anni, ”è fortemente penalizzante e rischia di ingessare nuovamente l’intero sistema con pesanti ripercussioni pure sul versante dell’occupazione giovanile”. In attesa di una riforma ”più equa” si potrebbe adottare una ”maggiore flessibilità sul requisito anagrafico, da bilanciare con l’altro requisito, quello contributivo”.