Luigi Sbarra dice ad alta voce quello che pensa la maggioranza degli italiani: basta coi no (video)

Un intervento del segretario della Cisl Luigi Sbarra fa infuriare la Cgil, o almeno una parte di essa, quella più estremista. Inutile dire che il video e le sue dichiarazioni sono totalmente condivisibili perché di buon senso. Sbarra ha detto pubblicamente e a gran voce quello che pensa la maggioranza degli italiani. In pratica Sbarra, che è segretario della Cisl dal 2021, condivide il dinamismo del governo e soprattutto quello del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, e forse è questa la sua gravissima colpa. Elogiare un politico messo sulla lista nera da tempo da parte della sinistra è cosa imperdonabile.Questo probabilmente, più che le cose che ha detto, gli hanno attirato la “fatwa” dei manichei della sinistra, in primis della consorella Cgil.
Basta coi no, dalla Tavi al Ponte sullo Stretto
Ma cosa sostiene quest’uomo da fargli attirare i fulmini dei politicamente corretti? Cose vere e giustissime. Che manca la cultura politica e sociale in Italia da molti anni, da quando si dice il “no” pregiudiziale a qualsiasi tipo di struttura e di intervento, a qualsiasi tipo di opera pubblica, a qualsiasi tipo di modernizzazione di questo povero Paese. Dalla Tav fino all’attuale Ponte di Messina, dai rigassificatori ai termovalorizzatori. Tutti no, decisi aprioristicamente solo per far vedere che si fa qualcosa, che – come millantano loro – si “difende il pianeta”. E questo è un altro filone della menzogna propalata dalla sinsitra rosso verde da decenni, perché è chiaro che l’uomo non ha alcuna resonsabilità nei cambiamenti climatici, come testimoniano gli elefanti di Annibale.

Scardinare le menzogne del “gretini”
Ci vorranno anni prima che queste convinzioni sbagliate si infrangano, prima che i “gretini” di ogni genere cercheranno di impedire con la violenza e il vandalismo l’edificazione di opere che ci miglioreranno la vita, ma questo di Sbarra è un primo passo importante. Che l’esponente di una forza tradizionalmente ostile a ogni modernizzazione come la Triplice faccia un passo del genere, è davvero una rivoluzione. La Cgil da parte sua ha fatto sapere con toni indignati che non andrà mai più in piazza con Sbarra, attuando un vero e proprio linciaggio mediatico contro di lui e soprattutto contro le sue idee. Idee che sono, ripetiamo, quelle della maggior parte degli italiani. Di questo passo, la Cgil seguirà prestissimo il Pd nella lenta sparizione dal panorama politico e sindacale italiano.