L’ultima delirante proposta della Boldrini: “Togliamo le Barbie alle bambine”

“Secondo me – ha commentato ironicamente Susanna Ceccardi della Lega – la Barbie con la Porsche, la villa a Malibu, l’elicottero, il cavallo e la piscina se ne frega dell’invidia sociale della comunista Boldrini e continua a far divertire milioni di bambine nel mondo. Io e Kinzica ci divertiamo molto con le nostre Barbie, alla faccia della Boldrini”.
Il giudizio di Matteo Salvini è stato ancora più tranciante. “Boldrini e Pd, se non ci fossero bisognerebbe inventarli”.

“La bambola – replica Antonio Russo, uno dei massimi collezionisti di Barbie, con oltre diecimila esemplari – è nata proprio per dare alle bambine la potenzialità di capire che esiste una donna indipendente, non necessariamente oscurata da un uomo, che può intraprendere qualsiasi carriera. Barbie è stata astronauta nel 1964, prima che Neil Armstrong andasse sulla Luna. Era un modello di indipendenza che suggeriva alle bambine americane, in particolare quelle delle zone interne, non quelle che vivevano sulla costa più a contatto con il resto del mondo, che si poteva essere anche qualcosa di diverso dall’essere una madre che vive per forza all’ombra di un marito. Quindi assolutamente il contrario di quello che ha voluto esprimere Boldrini”.
All’esponente dem conviene dire che la Barbie non solo resiste alle critiche, ma conquista addirittura spazio al cinema. Robbie Margot arriverà nelle sale con una versione in carne e ossa della bambola della Mattel. Più che togliere la Barbie alle bambini bisognerebbe togliere l’audio quando parla la Boldrini. A meno di non volersi fare quattro risate a crepapelle.