Lunedì da incubo: metro C chiusa per mancanza di personale Atac (11mila dipendenti)

Castro Pretorio

Inizio setimana da incubo per il traffico della Capitale. I romani hanno trovato questa mattina la metro C chiusa. Motivo ufficiale? «Indisponibilità di personale». Così come annunciato dall’Atac, l’azienda del trasporto pubblico di Roma.

L’azienda ha attivato un servizio di bus sostitutivi che percorrono il tratto dell’intera linea – che va da Monte Compatri a San Giovanni, nei pressi del centro – ma molti utenti hanno segnalato una quantità insufficiente dei mezzi messi a disposizione, che ha portato di conseguenza al sovraffollamento di passeggeri sugli autobus. Non si sa ancora quando potrà riprendere il servizio della metro C.

A questo proposito, Atac svolgerà “accertamenti approfonditi” per chiarire le ragioni che hanno provocato la mancata apertura della linea C della metropolitana per indisponibilità di personale. Il numero di agenti di stazione presenti a inizio turno, infatti, non era sufficiente per garantire l’esercizio in sicurezza della linea. Inoltre, Atac sta controllando i documenti giustificativi giunti in azienda da parte del personale assente, anche per valutare eventuali azioni davanti alle autorità.

Calenda infierisce: “Raggi inetta e incapace”

“La notizia della metro C chiusa per ‘mancanza di personale’ dimostra che ormai questa città è fuori controllo. Nel momento in cui, anche a causa del Covid, ci sarebbe bisogno di rafforzare il trasporto pubblico coinvolgendo il settore privato, i romani vengono piantati in asso da un’Amministrazione inetta e incapace”. Lo dichiara Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco alle prossime amministrative.

Metro C chiusa: Roma al collasso

“Roma al collasso definitivo sui trasporti. Il Campidoglio ha chiuso l’intera metro C per mancanza di personale Atac (11mila dipendenti)”. Lo scrive su Facebook Luciano Nobili, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera. “Caos, disagi – continua – assenza di navette sostitutive e di informazioni, bus stracolmi contro ogni normativa anti-assembramento, rischi per migliaia e migliaia di romani”.

“Umiliati e messi in pericolo durante una pandemia da un’azienda al collasso e da una sindaca indifendibile. Come può la Capitale d’Italia vivere così, come possono i romani accettare un simile livello di degrado? La giunta Raggi è davvero al capolinea, ma a questo punto sollecitiamo un intervento del governo”, conclude Nobili.