Lunedì si torna a scuola, tra le incognite maggiori il sistema dei trasporti

Lunedì mattina si torna a scuola. Infatti il governo non ha ritenuto di accogliere i molteplici appelli per considerare un possibile slittamento delle lezioni in presenza, di almeno un paio di settimane. Una scelta che però dovrebbe essere supportata da una serie di interventi di mitigazione del rischio. A cominciare dai trasporti pubblici nelle grandi aree urbane, con controlli capillari sulla capienza ridotta all’80%. Ma anche sull’obbligo di indossare a bordo la mascherina Fp2, e di salire solo se in possesso di green pass rafforzato. Avevamo chiesto un ulteriore sforzo per l’incremento delle corse e delle frequenze di autobus e metropolitane, ha fatto sapere la portavoce dei presidi di Roma e del Lazio Cristina Costarelli. Ma ci hanno fatto sapere che più di così non si può fare. Insomma, si riparte con una situazione potenzialmente a rischio anche e soprattutto sui mezzi pubblici. Mentre infuria la polemica su sicurezza e controlli.

Tornano le linee S per l’apertura delle scuole. Ma i problemi rimangono tanti

Per l’apertura delle scuole di lunedì prossimo saranno di nuovo messe in funzione dall’Atac le linee S, a supporto proprio degli studenti. Altra buona notizia, la proroga concessa dal governo per la manutenzione dei treni della linea A della metropolitana. Che però in qualche modo dovranno essere via via revisionati, come sta accadendo sulla Roma Lido. Con i conseguenti prevedibili disservizi. Le parziali novità positive però si fermano qui. Infatti i controlli sul rispetto delle regole sui pullman cotral e sui treni e bus dell’Atac rimarranno a campione. Effettuati soprattutto ai capolinea. Per accedere servirà il super green pass e la mascherina Fp2 indossata. Nessuna deroga, neppure per gli studenti. Ma i sindacati sono in rivolta, perché in carenza di controllori non si capisce chi farà effettivamente le verifiche. Non solo sui dispositivi di sicurezza, ma anche sul possibile sovraffollamento dei mezzi. E si temono aggressioni al personale di bordo e agli autisti. Proprio per questo, Atac ha deciso di ripristinare la ‘catenella’. Quella separazione fisica tra conducente e passeggeri che dovrebbe diminuire i rischi. Ma anche lo spazio a bordo, come ricordano le associazioni degli utenti. Creando ancora più assembramenti nella zona posteriore delle vetture. Senza considerare infine che circa 450 dipendenti dell’azienda capitolina dei trasporti sono positivi al covid, e oltre 700 in quarantena preventiva.

Un bel rebus insomma. Che come al solito rischia di essere affrontato in ritardo. Incrociando le dita e sperando nella fortuna e nell’efficacia del vaccino.