Lunga colonna di immigrati dal Messico in marcia verso gli Usa: che farà ora Biden?

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Una delegazione dell’amministrazione Biden, guidata dal segretario di Stato, Antony Blinken, oggi è in Messico per incontrare il presidente Andres Manuel Lopez Obrador e chiedergli di fare di più per fermare il numero sempre in crescita di immigrati irregolari che entrano negli Stati Uniti dal confine meridionale. Questo mentre la carovana, partita il giorno della vigilia di Natale dalla cittadina meridionale del Messico di Tapachula, ha ormai raggiunto 7mila persone, la maggioranza da Cuba, Haiti e Honduras ma qualcuno anche arrivato da Bangladesh e India, che stanno marciano verso il nord dietro lo striscione “Esodo dalla povertà”.

Solo a settembre fermate 200mila persone irregolari

La missione di Blinken arriva in un momento di massima pressione dei clandestini sul confine degli Usa, dove, solo nel settembre del 2023 fermate oltre 200mila persone che entravano irregolarmente nel Paese. Numeri che sono al centro degli attacchi e della campagna elettorale dei repubblicani in vista delle elezioni del 2024. Anche perché i numeri non accennano ad abbassarsi, con 10mila arresti al giorno di migranti arrivati irregolarmente. Una situazione che nelle ultime settimane ha costretto gli Usa a chiudere alcuni degli posti di frontiera con il Messico, per poter disporre di un numero maggiore di agenti di confine per gestire il flusso di clandestini.

Flusso senza precedenti

Il presidente messicano Obrador venerdì si è detto pronto a lavorare con Washington per affrontare le preoccupazioni comuni riguardo al flusso. E dal dipartimento di Stato spiegano che oggi Blinken “discuterà il flusso senza precedenti di immigrati irregolari e identificherà i modi in cui Messico e Usapotranno affrontare le sfide comuni sul confine, comprese le azioni che permettano la riapertura di valichi di ingresso cruciali del nostro confine condiviso”.