L’urna funeraria con le ceneri del padre sul cassonetto: denunciata una donna a Centocelle

ceneri centocelle

Ha lasciato le ceneri del padre vicino a un cassonetto. È accaduto in via della Primavera, all’altezza di via Fontechiari, a Roma, e sul posto è intervenuta una pattuglia del V Gruppo Prenestino della polizia locale su segnalazione di alcuni operatori Ama che avevano ritrovato un’urna cineraria.

Ceneri del padre buttate nella spazzatura: denunciata

Gli agenti hanno svolto le indagini e sono risaliti all’identità della persona cremata, un uomo di nazionalità italiana deceduto nel 2005 e alla figlia. La donna, di 56 anni, è stata denunciata per dispersione di ceneri non autorizzata. Al termine le sono state nuovamente affidate i resti del padre, diffidandola a conservarle o smaltirle nelle modalità consentite dalla legge.

Secondo la Legge numero 130 del 30 marzo 2001, le ceneri possono essere conservate presso il proprio domicilio. Le ceneri devono essere custodite all’interno di urne cinerarie di dimensioni contenute, incompatibili con l’idea di un mausoleo o tomba domestica.

Qual è la legge in vigore

La normativa di riferimento in Italia in materia di cremazione e affido delle ceneri è effettivamente la legge 130/2001. Tuttavia esiste un fraintendimento diffuso sulla custodia delle ceneri in casa. E’ importante una corretta interpretazione della legge. Innanzitutto, è vero che la legge stabilisce che debbano essere raccolte in un’urna cineraria e consegnate ai familiari del defunto. Ma la norma non si pronuncia esplicitamente sull’eventuale divieto di conservazione domestica, che risulta quindi tacitamente ammessa. Ciò non significa tuttavia che sia consentito trattenerle in casa in modo permanente.

Come chiarito anche nelle Linee guida del Ministero della Salute del 2006, la custodia domestica può avvenire solo in via temporanea, compatibilmente con il decoro e le norme igieniche. In definitiva, la legge non vieta esplicitamente di tenere le ceneri in casa, ma non lo consente neppure in modo permanente. Sarà dunque necessario, dopo un congruo periodo di raccoglimento, procedere all’affido nel cimitero o alla dispersione delle ceneri, come previsto dalle usuali pratiche funebri.