Lutto ad Anzio: è morto il ristoratore Vittorio Del Giaccio, l’addio al fondatore di ‘Vittorio al Porto’

Anzio ha perso un’altra colonna portante, un altro grande uomo che ha contribuito a scrivere pagine di storia del comune sul litorale romano. Vittorio Del Giaccio, storico ristoratore e figlio di Zì Gianni Del Giaccio, giocatore di pallanuoto e nuotatore, è morto. Non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa, le bacheche social sono state inondate di messaggi di affetto, vicinanza. Tra incredulità, dolore e quel vuoto immenso che ha lasciato e sarà difficile da colmare.
Vittorio, noto e stimato ristoratore, aveva scelto la sua ‘Anzio’ e la vicina ‘Nettuno’ per aprire diverse attività. Da ‘Il Castelletto’ di Villa Borghese a Nettuno al ristorante ‘Vittorio al Porto’ in corso del Popolo ad Anzio.

Morto il ristoratore Vittorio Del Giaccio
In tanti si sono stretti attorno al dolore della famiglia e i social sono stati inondati di messaggi, di affetto, di ricordi. “Ciao cuggio, anche te sei volato in cielo. Speriamo che Dio ti accolga tra le sue braccia. E che questo sia un arrivederci, un abbraccio ovunque tu sia” – ha detto Mario, seguito da Anna, convinta che Anzio abbia perso un pezzo di storia.

Il ristoratore per molti è stato un punto di riferimento, un esempio da seguire, un grande amico. “Direi che è stato un onore averti conosciuto, abbiamo passato bei ricordi insieme. Grande amico, grande ristoratore di Anzio. Addio Vittorione” – dicono in coro i cittadini. Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo, di averlo accanto, di assaggiare le sue ‘delizie’, le sue zuppe. Vicinanza anche da Walter Regolanti, padrone di casa del ristorante ‘Da Romolo al Porto’, che si è stretto attorno alla famiglia. Con lui tutti i ristoratori di Anzio che oggi hanno perso un pilastro. “Buon viaggio Vittorio, sei stato un grande” – hanno detto. Vittorio mancherà. E su questo nessuno ha dubbi. Lui che col sorriso, la sua cordialità accoglieva i clienti, li faceva sentire a casa, coccolati, sempre davanti al buon cibo che sul tavolo non poteva certo mancare.
“Come avresti detto te, qua nessuno rimane pe’ pegno. Ciao Pà, ora sei libero” – ha detto la figlia. E quel post in poco, pochissimo tempo, ha fatto il pieno di commenti, tra ricordi, vicinanza, immenso dolore.