M5S: “Vaccini obbligatori, così Zingaretti scavalca la costituzione” (video)

vaccini ordinanza zingaretti

C’è ancora polemica sui vaccini anti-influenzali. Ne ha parlato ieri in consiglio regionale il consigliere grillino Francesca De Vito. L’esponente dei 5stelle ha spiegato che non intendere riaprire la polemica sui vaccini, ma solo contestare l’ordinanza del presidente della Regione Lazio Zingaretti. “Ciò che forse non si è compreso in merito al mio Ordine del giorno presentato in consiglio è che non voleva entrare solo nel merito della necessità o meno di un vaccino antinfluenzale, e non anti Covid come in molti hanno voluto far credere. Ma – ribadisce – solo per sottolineare il grave precedente che un’ordinanza regionale vada in deroga alla costituzione italiana, alle leggi nazionali ed ai contratti collettivi di lavoro. Creando, tra gli altri, gravi disparità di trattamento per gli ultrasessantacinquenni e il personale sanitario del Lazio rispetto al resto del Paese”.

Non si possono fare i vaccini obbligatoriamente

L’articolo 32 della nostra costituzione stabilisce che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge”. Per questo, dice la portavoce grillina, l’ordinanza di Zingaretti che dovrebbe entrare in vigore il prossimo autunno, è illegale. La De Vito insomma contesta il fatto che un’ordinanza regionale possa avere la valenza di scavalcare la costituzione e la legge. L’ordinanza è relativa al vaccino antiinfluenzale e non a un eventuale vaccino anti-Covid. L’ordinanza regionale prevede la vaccinazione obbligatoria per gli ultrasessantacinquenni e tutto il personale sanitario.

Il comitato sentito “per le vie brevi”: una telefonata

Con questa ordinanza di Zingaretti si scavalca bellamente la legge la costituzione. Il comitato tecnico che deve dare l’avallo, poi, sostiene la De Vito, è stato sentito esclusivamente per le vie brevi, ossia con una telefonata. E questo è un arbitrio. Critiche anche nei confronti della Regione Lazio da parte del gruppo 5stelle sulla carenza dei dispositivi di protezione e sui costi eccessivi del materiale stesso. Il problema è stato, ha aggiunto il mancato controllo e la superficialità con la quale ha agito la maggioranza della Regione Lazio.