Ma Bruno Astorre (Pd) ci fa o ci è?
Bruno Astorre è il capo del partito democratico del Lazio. Dal 2013 è anche senatore. Ma viene dalla Democrazia Cristiana, passando per il Ppi e la Margherita. E’ commercialista, ma la comunicazione non è certo il suo forte. Né quella della sua incredibile pagina facebook che è il Pd del Lazio, di cui abbiamo avuto già modo di rilevare le castronerie. Adesso c’è un nuovo modo di comunicare su quella pagina. Mettono il faccione di Astorre sorridente e accanto una frase celebre del nostro, uno slogan vieto e retorico o una perla di saggezza alla Kim Jong un.
Per Astorre è proibito mettere i like
Adesso l’ultima, di stamattina, è davvero singolare. “I like del commissario ungherese Varhely ai post della Meloni la dicono lunga sull’aiuto che Fdi sta dando al Paese per cambiare l’Europa e portare a casa i fondi per la ripartenza”. Ci avete capito qualcosa voi? Intanto chi è questo commissario Varhely? L’inteprete di qualche sceneggiato poliziesco? Chi lo conosce? Dopo una ricerca, apprendiamo che è il commissario Ue all’Allargamento della Ue. Ci fu anche una polemica dell’europarlamento perché Varhely era “troppo vicino a Orban”. Ma se lo ha designato lui.
Il Pd tende a demonizzare e diffamare il nemico
Comunque, Astorre, ex Dc, ha presto assorbito i metodi del Pd. I messaggi devono essere chiari: l’Ungheria è il male assoluto dice il Pd, la Meloni è il male assoluto, quindi perché stupirsi se lui mette i like alla Meloni? Come sempre, il Pd fa la lavagna dei buoni e dei cattivi, tentando di limitare la libertà di pensiero dei popoli. Ma non ci è mai riuscito e mai ci riuscirà, e se ne accorgeranno alle prossime elezioni. E’ altersì arcinoto che Orban e la Meloni hanno la stessa visione dell’Europa: un’Europa dei popoli e non dei mercanti che si arricchiscono con speculazioni finanziarie e sulla tratta degli schiavi. Posizioni lontanissime da quelle del Pd.
Astorre, se vuol essere rieletto chiuda la pagina
Infine, sul fatto dei fondi da portare a casa, confessioamo di non aver capito nulla. Se Astorre ce lo volesse piegare gliene saremmo grati. Rimane il fatto che nella mentalità post staliniano del Pd un politico non è libero di mettere un like sul pensiero di un altro politico perché altrimenti questo “la dice lunga” non si capisce su che. Astorre, chiuda questa pagina ridicola gestita da inadeguati perché le fa più male che bene, dia retta.