Maccarese, maxi stabilimento balneare (che ospita anche animali) cerca un nuovo gestore: Fiumicino pubblica il bando

Maccarese, la spiaggia di Fiumicino, foto Google Maps

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Fiumicino, un pezzo di litorale a Maccarese, destinato a servizi turistico-ricreativi “a misura di animali”, entra ufficialmente nel radar di imprenditori e associazioni. Il Comune di Fiumicino ha avviato l’iter per affidare in concessione l’area demaniale marittima in località Maccarese, zona Via Praia a Mare. L’avviso è finito anche nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio: un passaggio che rende la partita pubblica e contendibile.

La spiaggia pet-friendly: non è un dettaglio

Qui il punto non è solo “un altro stabilimento”. L’area è esplicitamente legata all’accoglienza degli animali da compagnia nelle strutture balneari: un tema che intercetta un bisogno reale di residenti e turisti, in un’Italia dove sempre più famiglie si muovono con il cane al seguito. Non a caso, proprio su questo tratto di costa insiste da anni l’esperienza di Baubeach, che si presenta come spiaggia per cani “liberi e felici” e indica Via Praia a Mare (Maccarese) come sede.

La finestra dei 30 giorni: come si entra in gioco

L’avviso resta pubblicato per 30 giorni consecutivi su albo online e sito comunale. In questo periodo chi è interessato può farsi avanti con istanze concorrenti oppure con osservazioni e opposizioni motivate. Non è una formalità, è la fase in cui si misura se esiste concorrenza vera. E se arrivano più candidature, il Comune potrà passare allo step successivo: un bando “comparativo” con criteri e premialità per scegliere la proposta più convincente.

Cani sì, ma con regole: il contesto cambia tutto

C’è un altro elemento di interesse pubblico: sul litorale di Fiumicino l’accesso degli animali in spiaggia, in generale, è regolato in modo restrittivo, con eccezioni legate a aree autorizzate e a precisi obblighi organizzativi (spazi idonei, benessere animale, perfino uno specchio acqueo dedicato). Insomma: i cani possono entrare, ma solo dove la gestione è strutturata e controllabile. Ed è anche per questo che una concessione “pet-friendly” non è un gadget: è un servizio che richiede responsabilità.

Non solo ombrelloni: sicurezza, ambiente, accessibilità

Gestire un’area demaniale oggi significa garantire standard: pulizia, decoro, rispetto delle dune e delle aree naturali, ma anche sicurezza in acqua e accessibilità. Sul litorale, per esempio, la stagione balneare porta con sé obblighi concreti come il salvamento attivo in determinate fasce orarie e misure per rendere la spiaggia fruibile anche alle persone con disabilità. Dentro questo quadro, la “spiaggia con animali” diventa un banco di prova: convivenza tra bagnanti, famiglie e quattro zampe, senza trasformare la costa in un far west.

La partita più grande: concessioni e trasparenza

Sul fondo resta il grande tema nazionale: le concessioni balneari sono da anni un terreno minato tra proroghe, ricorsi e richieste di gare trasparenti. In questo scenario, gli enti locali si muovono sempre più spesso con avvisi e procedure ad evidenza pubblica per ridurre zone d’ombra e contenziosi. Non è solo burocrazia: è il tentativo di “blindare” scelte che riguardano beni pubblici, lavoro stagionale, turismo e accesso al mare.