“L’italofobia francese persevera oramai da oltre un secolo. Ora è giunto il momento che la Francia e il presidente Emmanuel Macron rendano conto all’Italia per i crimini di guerra, le cosiddette marocchinate, commessi nel 1944 dai coloniali francesi sul suolo italiano. Sarebbe un gesto distensivo nei rapporti tra Italia e Francia. Utile, inoltre, a ridare dignità alle vittime e serenità alle famiglie che ancora piangono le violenze subite dai loro cari”. Lo dice all’Adnkronos Emiliano Ciotti, presidente dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate, sulla polemica in corso tra l’Italia e la Francia sulla questione dell’accoglienza dei migranti.
Parigi riconosca i crimini di guerra commessi dalle sue truppe in Italia
”La Francia parla di accoglienza e di questioni umanitarie ma sono solo belle parole. Parole che l’Italia non può accettare proprio per quello che quel Paese ha fatto durante la seconda guerra mondiale. Quelli che adesso accogliamo potrebbero essere i nipoti di quei migranti che la Francia ha utilizzato contro la popolazione italiana. Il primo passo per la riconciliazione dovrebbe essere riconoscere i crimini di guerra commessi in Italia dalla Francia durante la seconda guerra mondiale. Su quel punto la Francia è ancora in debito con l’Italia”. ”Il silenzio francese dura ormai da troppi anni e anche in Italia queste vicende sono pagine strappate dai libri di storia – conclude Ciotti -. Serve un gesto di riconciliazione tra le Nazioni e pietà per le vittime”.