Magistrato chiede l’assoluzione per bengalese che picchia la moglie: “E’ un fatto culturale…”
“Nel 2019 una donna denuncia il marito bangladese per maltrattamenti. Come riporta la stampa locale, il pubblico ministero ne ha chiesto l’assoluzione poiché si tratterebbe di un “fatto culturale”. Non è accettabile che al Tribunale di Brescia il pm chieda il proscioglimento dell’imputato, residente a Milano, sul presupposto che i soprusi perpetrati siano motivati dalla cultura del soggetto in questione. Sul territorio italiano vige un codice penale che non ammette deroghe e tutti coloro che vivono in Italia sono tenuti a rispettare le nostre leggi. Aprire varchi di questo genere è una deriva pericolosa che in un momento di recrudescenza della violenza contro le donne può essere letale”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Donatella Campione, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
De Corato: chiederò un’ispezione al ministro della Giustizia
“Chiederò al ministro Nordio con un’interrogazione parlamentare un’ispezione urgente alla procura di Brescia in merito alla richiesta del magistrato che ha chiesto l’assoluzione per l’ex marito di una donna del Bangladesh che denunciò l’uomo per maltrattamenti. Per il pubblico ministero le violenze e le percosse sarebbero infatti ‘il frutto dell’impianto culturale’ dell’uomo. Si tratta di una richiesta inaccettabile e vergognosa su cui va fatta piena chiarezza. L’Italia rappresenta un faro di civiltà nel mondo dove non c’è posto per chi intende mortificare le donne maltrattandole perché ritenute inferiori”. Lo dice Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Affari Costituzionali alla Camera.
Scandalizzati persino i grillini…
“A Brescia un magistrato ha chiesto l’assoluzione per un uomo del Bangladesh denunciato per maltrattamenti dall’ex moglie, una donna di origini bengalesi, cittadina italiana, segregata in casa per anni. Per il pubblico ministero questi maltrattamenti sarebbero ‘il frutto dell’impianto culturale e non della coscienza dell’uomo’ perciò ‘rientrando nel campo dei reati culturalmente orientati, non vanno puniti’. Io sono sconcertata. La violenza sulle donne non può in nessun caso essere culturalmente accettata, a prescindere dalla nazionalità, né la nostra giustizia può lasciarla impunita quando si verifica sul territorio nazionale italiano. Serve formazione obbligatoria per tutti i magistrati, le forze dell’ordine e gli operatori che si occupano di violenza di genere. Da subito”. Così Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Femminicidio.