Malato di Pokemon ruba 800 di carte manga, poi si pente e confessa

I Pokemon, il manga giapponese che ha ispirato videogiochi, anime, film, libri e giocattoli, hanno da tempo dato anche vita ad un gioco di carte che attirano ancora oggi collezionisti di ogni età. A Monterosi, in provincia di Viterbo, la smania di collezionare queste carte ha spinto un uomo a rubarle, ma la stessa smania si è dovuta confrontare con la coscienza del ladro venendo sconfitta.

Il caso

“Una storia di redenzione” scrivono i carabinieri della compagnia di Civita Castellana nel loro comunicato che ha come protagonista un 45enne che, dopo aver rubato carte rare raffiguranti i personaggi di fantasia, ha deciso di fare marcia indietro pentendosi del suo gesto e restituendo il valore in denaro delle carte trafugate. L’uomo, che era già “attenzionato” dai carabinieri di Monterosi poiché ritenuto responsabile di ripetuti furti, ha confessato l’ennesimo furto dopo essere stato fermato, al termine di un’attività d’indagine.

La perquisizione

La perquisizione personale ha permesso di trovare diverse carte Pokémon da collezione che aveva sottratto e di incoraggiarlo a pentirsi, tanto da decidere di corrispondere l’equivalente in danaro di quelle rubate in precedenza a più riprese, nell’arco di un mese, ad un noto negozio di casalinghi dove, di volta in volta, con il pretesto di fare acquisti, sottraeva qualche pacchetto di carte. Tuttavia, la storia ha preso una svolta inaspettata quando il 45enne ha deciso di affrontare le proprie responsabilità restituendo il valore monetario delle carte rubate che ammonta a circa 800 euro. Questo, comunque, non lo ha salvato da una denuncia per furto. Il fenomeno non è nuovo nel viterbese: già nel settembre dell’anno scorso, i carabinieri di Tuscania avevano recuperato oltre 300 carte Pokémon del valore di circa 1000 euro in un’analoga attività d’indagine.