Malgrado i roboanti proclami della Raggi, l’Esquilino abbandonato non ce la fa più

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“Benvenuti nel Far West di Termini Station e del quartiere Esquilino. Non è una battuta ma la triste realtà. E non siamo nel lontano Ovest degli Stati Uniti alla fine del 1800 ma oggi, in pieno centro a Roma. Se esiste infatti un quartiere dove lo Stato ha deciso di girare la faccia dall’altra parte e far finta che tutto vada bene abbandonando il territorio, è proprio l’Esquilino. Quello che i Savoia avevano edificato quale Salotto di Roma, dove avrebbe abitato la classe dirigente volta a guidare Roma Capitale d’Italia, è diventato ormai terra di nessuno dove il più forte o il prepotente di turno cerca di imporre le proprie regole”. Con queste parole Roberto Di Rienzo, presidente del Comitato per la Rinascita dell’Esquilino, descrive le problematiche che vive il quartiere, prima fra tutte quella dell’ordine pubblico e del degrado urbano.

Esquilino, residenti e commercianti disperati

I residenti e i commercianti della zona, stanchi e preoccupati per il peggioramento della situazione. Già hanno raccolto 400 firme e presentato un esposto a febbraio scorso interessando le istituzioni, ma di risposte finora non ce ne sono state. “Aggressioni fisiche e verbali, scippi, borseggi, tentate rapine, atti vandalici e osceni h 24 si verificano senza che nessuna forza dell’ordine sia presente o intervenga. Lo Stato ci ha completamente abbandonato”, lamentano i residenti del quartiere. Sconfortati e impotenti gli stessi commercianti di zona che ancora resistono a mantenere aperte le loro attività. Come se non bastasse, cumuli di spazzatura e bottiglie di vetro vuote fanno da contorno in un contesto di degrado che per i cittadini e i commercianti sta diventando soffocante.

Si costituisce un altro comitato per la rinascita del quartiere

Tanto da spingerli a costituirsi in Comitato per prendere in mano una situazione che sembra non avere fine. In altri angoli delle strade “ci si imbatte in auto parcheggiate con vetri rotti, tracce di atti vandalici, che stanno a segnalare zona pericolosa”. Lo descrivono ancora i residenti che chiedono “il ripristino dell’ordine pubblico e il rilancio economico del quartiere”. “E’ di questi giorni la presentazione di un nuovo esposto redatto con la consulenza giuridica degli avvocati parte del Comitato, indirizzato nuovamente alle istituzioni, richiedente il ripristino dell’ordine pubblico e del decoro urbano del quartiere – annuncia Di Rienzo -.

Ennesima diffida per il Campidoglio

Si tratta di una diffida in cui si richiede parità di trattamento per la qualità di vita e di fare impresa rispetto ad altri quartieri di Roma. Che non ci pare stiano subendo queste difficoltà oggettive. Ci auguriamo che la nostra richiesta sia ascoltata e risolta. C’è la necessità di far rinascere il quartiere”.