“Mamma è bello”. Forza Italia scende in campo a tutela della maternità (video)

mamma è bello

“Questa iniziativa ‘Mamma è bello’ che lanciamo oggi su Roma ha visto il suo nascere a livello nazionale perché nasce da un’esigenza importante. Come dipartimento Bioetica e diritti umani abbiamo lavorato per inserire nei decreti e nel Recovery elementi importanti che diano risposte concrete ai problemi delle famiglie”. Così Olimpia Tarzia, responsabile del dipartimento Bioetica e diritti umani di Forza Italia nel corso della presentazione dell’iniziativa dal titolo ‘Mamma è bello. Campagna di sensibilizzazione’, tenuta nella Sala Caduti di Nassirya del Senato.

“Come responsabile del dipartimento – ha proseguito Tarzia – mi sono concentrata su un tema che è l’emergenza denatalità. Si parlava di inverno demografico e adesso siamo proprio in un deserto. Normalmente quando si fanno interventi demografici per avere dei risultati ci vogliono decenni, siamo già in ritardo ma da qualche parte bisogna iniziare. Innanzitutto serve impegno a livello culturale: portare al centro il valore della maternità. Poi, perché mamma sia bello, bisogna mettere in atto azioni concrete affinché ogni donna non debba mai essere costretta a scegliere tra essere mamma ed essere professionista. Ma questo succede quotidianamente per la mancanza dei servizi. Serve un piano nazionale per le politiche fiscali: le famiglie sono afflitte da una politica fiscale vessatoria, sia a livello nazionale che locale. Gli enti locali possono intervenire in vari modi”.

Olimpia Tarzia illustra “Mamma è bello”

“‘Mamma è bello’ – spiega – punta a creare piccole cellule sul territorio, piccoli comitati di 5 donne, quelle che si incontrano ogni giorno al lavoro, le amiche, insomma piccole cellule che come lievito faranno crescere la sensibilità culturale sul tema. La prima iniziativa è una petizione online che riguarda la disumana pratica dell’utero in affitto. In Italia è vietato ma si può commissionare un figlio all’estero e poi farlo arrivare in Italia. Questo viola i diritti umani sia del bambino che della donna. Questa non è una questione religiosa, è una cosa che ci chiama in causa tutti. Mi auguro che ci sia condivisione da parte di tutte le forze politiche. Roma lancia quindi questa iniziativa e si può firmare la petizione sul sito di Forza Italia”.

“I comitati – sottolinea Tarzia – sono solo di donne non per esclusione, perché gli uomini possono aiutare, ma in Italia abbiamo un problema culturale: su questi temi emerge una sola voce di cultura laicista che alza barriere e non riesce a dialogare. Ma nel Paese ci sono milioni di donne che celebrano la vita e noi vogliamo dar voce a quelle donne, ecco perché i comitati al femminile”.

“I temi principali quindi sono: contrastare ogni forma di violenza sulle donne, anche quelle di natura psicologica per cui o lavori o sei mamma e questo clima non deve esserci più; promuovere il diritto di ogni figlio ad avere una famiglia; sollecitare le istituzioni a riconoscere il valore sociale della maternità; iniziative concrete come il part time, i permessi retribuiti, il sostegno a maternità difficili. Altro tema importante è quello di incentivare aziende grandi e piccole a mettere in atto politiche in favore della maternità. Gli strumenti sono tanti, basta dare il giusto valore alla maternità e garantire alle aziende di non andarci a perdere, e qui entra in gioco il sostegno delle istituzioni”, conclude.

Gasparri: “Partiamo con la petizione on line contro l’utero in affitto”

“Noi vogliamo dare rilevanza alle politiche familiari. Tutto deve essere orientato alla tutela della maternità, della genitorialità e della famiglia. E per questo lanceremo iniziative sia a livello nazionale che locale”. Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri nel corso della conferenza stampa dell’iniziativa di cui è promotore dal titolo ‘Mamma è bello. Campagna di sensibilizzazione’, tenuta nella Sala Caduti di Nassirya del Senato.

“In sintesi, l’iniziativa ‘Mamma è bello’ fa proposte a livello nazionale e anche calate sul territorio. Ci saranno cellule di persone che si attivino nella società e nel dibattito. Noi vorremmo iniettare temi di positività anche attraverso i social e questi micro comitati locali. Il primo progetto concreto è la petizione online contro l’utero in affitto, una pratica aberrante. Non capisco perché al Parlamento si discutono tante questioni sul piano etico ma non si attuano politiche di prevenzione di fronte a questo rischio”, conclude.