Manco “Sora Lella” riapre. Solo asporto. Annamo bene… (video)

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Sora Lella, sull’Isola Tiberina, è una delle trattorie più famose di Roma, dove si gusta la cucina romana tradizionale. Oggi sono 27 anni che Elena Fabrizi, la sora Lella, non c’è più, ma la trattoria esiste dal 1940. Ebbene, questo luogo storico di Roma, in via del Ponte Quattro Capi, non riaprirà. E’ operativo soltanto per la cucina d’asporto. E questo è senza dubbio un segnale grave per la ristorazione romana. Secondo i dati delle associazioni di categoria un locale su quattro non ha riaperto, e qualcuno neanche per l’asporto. L’Agenzia giornalistica Vista è andata a fare un servizio sull’Isola Tiberina, che riproponiamo, dove il titolare della trattoria, Simone, spiega i motivi della scelta.

Non ci sono le condizioni per riaprire: solo asporto

“Abbiamo iniziato solo con l’asporto. Di cinque dipendenti che avevamo in sala, oggi ce ne è solo uno, vedremo come andrà”, dice sconsolato. E prosegue: “Speriamo che il distanziamento e tutte le restrizioni, piano piano, col tempo si attenuino. Speriamo che con l’impegno e il sacrificio di tutti si torni alla normalità. Il problema principale sono le troppe restrizioni, i problemi a livello sanitario. E anche il cliente, spiega, ha paura. Perché al ristorante ci si va per rilassarsi, per stare tranquilli. Se poi sono più persone, non dello stesso nucleo familiare, magari tra amici, non si può stare insieme. Il ristorante è una cosa conviviale, per stare insieme, e le persone vogliono andare senza problemi”.

Purtroppo in questo momento non ci sono i soldi

“E poi, dice Simone, c’è anche un’altra questione. Con tutto quello che è successo, molte persone non hanno più soldi, non avendo incassato. Insomma, bisogna avere pazienza e aspettare che le cose migliorino. Tutte queste difficoltà si sommano, e non è facile per nessuna delle attività imprenditoriali come questa. La sera andiamo a dormire e pensiamo tutti a come sarà il giorno dopo”. Riflessioni amare, anche a causa delle disposizioni confuse, a volte contraddittorie, arrivate all’ultimo momento. Per questo moltissimi locali a Roma hanno deciso di non riaprire preferendo lavorare solo con l’asporto.