Manifestazioni, ecco le piazze vietate e quelle a rischio

Il tavolo provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, convocato ieri presso la Prefettura, ha stabilito le modalità con le quali si potranno tenere manifestazioni a Roma. Non vietando nulla, ma individuando delle regole ben precise. Poche le piazze interdette, e le altre divise in tre fasce di rischio. Alto, medio e basso. Sulla base di parametri il più possibile oggettivi.

Iniziamo a dire dove non si potrà manifestare. In attesa dell’ufficialità che arriverà oggi, la volontà di palazzo Valentini sarà quella di vietare alle manifestazioni piazza Colonna, piazza Montecitorio, la zona di largo Chigi, l’area davanti al Senato e piazza del Quirinale. Le altre piazze, quelle del centro ma anche in altri quartieri, come Prati, Trastevere, Eur, San Lorenzo, Ostiense, sono disponibili ma sempre all’interno delle fasce di rischio. Sulla base delle quali potranno essere disposte varianti ai percorsi dei cortei. Per dare  meno fastidio possibile a cittadini e automobilisti. Garantendo nel contempo la libertà a chi protesta di esprimere la propria opinione.

Le fasce di rischio per le manifestazioni. Tre i parametri da osservare

Sono tre i parametri individuati per selezionare le fasce di rischio delle manifestazioni. Esame dei luoghi, numero dei partecipanti e rilevanza mediatica. Ovviamente strettamente legata alle tematiche affrontate. I dati verranno esaminati dalla Questura, e verranno adottate tutte le misure necessarie. Per garantire ordine e sicurezza, agli stessi manifestanti e ai cittadini. Garantendo nel contempo il diritto a manifestare. Analogamente, verrà chiesto agli organizzatori uno scrupoloso rispetto del numero di partecipanti comunicato. E l’osservanza delle norme igienico sanitarie vigenti. A cominciare dal distanziamento, e dalla mascherina indossata in luoghi chiusi o affollati. Primo test a Roma, proprio domani. Quando al Circo Massimo si riuniranno ancora per protestare i no vax. Appuntamento per il quale sono previste circa 400 persone.