Manifesti infami alla Sapienza contro Meloni e Mattarella: sdegno bipartisan

manifesti Cospito, La Sapienza

La solidarietà ad Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41-bis e in sciopero da quasi 110 giorni, si espande e arriva dentro l’Università La Sapienza di Roma, su cui muri stamattina sono comparsi dei manifesti indegni.

“Chi sono gli assassini di Cospito?” la scritto sul manifesto a sfondo nero, e sotto le foto di Sergio Mattarella, dell’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia, colei che dispose il regime di carcere duro per Cospito, e l’attuale Carlo Nordio, che ne ha confermato la linea; e poi Giovanni Russo, capo del Dap, Anna Maria Loreto, procuratore capo di Torino, Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e anterrorismo. E quella della premier Giorgia Meloni, che più volte ha ripetuto in questi giorni che “Lo Stato non si piega” alle proteste. Che domani, sabato 4 febbraio, sfoceranno in diverse manifestazioni non autorizzate in diverse città d’Italia, tutte con lo stesso obiettivo: chiedere l’uscita di Cospito dal 41- bis. Polizia e Digos sono intervenute presso la città universitaria, manifesti e scritte sono stati eliminati, ma il clima di tensione, dentro e fuori l’università resta.

Netta la condanna della politica per i manifesti, e bipartisan: per i ministri Santanché, Lollobrigida, Zangrillo, si tratta “di manifesti una gravità inaudita” ma anche il Partito democratico, per bocca della capogruppo al Senato Simona Malpezzi che ieri aveva respinto ogni attacco della destra, esprime “solidarietà al Presidente della Repubblica, al Governo e alla Magistratura per gli inaccettabili manifesti comparsi alla Sapienza . Auspichiamo che i responsabili siano presto individuati e ribadiamo la necessità di contrastare con forza questo clima di odio”.

Manifesti a La Sapienza, FdI denuncia il clima d’odio

“Un luogo di formazione, prima di tutto umano, oltreché culturale come l’Università non può accettare che vengano realizzate scritte sui muri e affissi manifesti così violenti e tanto lontani dalla realtà. Ben venga il dialogo e il confronto, non le occupazioni e le intimazioni di chi con la comunità studentesca non ha nulla a che vedere. Ci auguriamo che i responsabili di quanto accaduto a La Sapienza vengano individuati e che questo clima d’odio cessi quanto prima. Esprimiamo totale solidarietà e vicinanza a tutte le figure istituzionali e non solo che sono state bersaglio di così tanto livore”. Così i deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Roscani e Chiara La Porta