Manovra, è il momento della responsabilità: le chiacchiere è meglio lasciarle all’opposizione

È giunta l’ora di essere “seri e compatti” sulla manovra, anche alla luce della drammatica svolta degli ultimi giorni in Medio Oriente. Giorgia Meloni chiama a raccolta i leader della maggioranza in una riunione che poi si allarga ai capigruppo di Camera e Senato per tracciare le linee della legge di bilancio che arriverà in Cdm lunedì.
Il presidente del Consiglio – che ha sentito i leader del Qatar e degli Emirati arabi – non nasconde che il momento sia delicato e che il conflitto possa avere ripercussioni sulle forniture di gas. Serve uno sforzo comune per la legge di bilancio, la maggioranza punti a “emendamenti di sostanza sui temi cardine”. È un appello alla “prudenza”, a quanto si apprende, quello che il premier Meloni avrebbe rivolto ai capigruppo convocati ieri sera a palazzo Chigi per fare il punto sulla manovra. Non soltanto quindi l’invito a non ingolfare l’iter della manova, limitando gli emendamenti, ma anche a tenere conto degli scenari attuali, anche di tipo internazionale.

Manovra, Giorgetti conferma l’intervento in favore di redditi e pensioni
Il doppio vertice dura circa tre ore e fila via liscio, raccontano alcuni dei presenti. Giancarlo Giorgetti fa una relazione sull’impostazione della legge di bilancio, confermando l’intenzione di intervenire sui redditi e sulle pensioni medio basse. Ci sarà il taglio del cuneo, misure per la famiglia e per la sanità. Si valutano anche altri interventi di maggiore dettaglio, per i quali però sono in corso le verifiche sul fronte delle coperture.
Ma il clima – come assicura una nota di Palazzo Chigi – è “collaborativo” e mostra una maggioranza “determinata” a portare avanti gli obiettivi chiave. Il conflitto in Medio Oriente e le sue potenziali conseguenze – raccontano – ha occupato buona parte della riunione: le risorse a disposizione per la manovra erano già scarse, ora il rischio che i margini si riducano c’è e meglio sarebbe non presentare del tutto emendamenti, il ragionamento avanzato dal capo del governo.
Un risultato che Meloni sarebbe sicura di poter ottenere da FdI: l’invito agli alleati è di cercare di fare altrettanto. In attesa che inizi la sessione di bilancio, il Parlamento ha approvato lo scostamento da quasi 16 miliardi e la Nadef. È il momento della responsabilità: chiacchiere e demagogia meglio lasciarle agli esponenti dell’opposizione.