Manuel Proietti ucciso a 5 anni dall’impatto col Suv: per lo youtuber giudizio immediato

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La Procura di Roma hanno chiesto il giudizio immediato per Matteo Di Pietro, il giovane studente di 20 anni, youtuber e fondatore del gruppo Theborderline, che secondo l’accusa, provocò lo schianto e la morte di Manuel Proietti il bimbo di soli 5 anni, che si trovava a bordo di una Smart, insieme alla madre, Elena Uccello e alla sorella. La tragedia è avvenuta, a metà giugno, a Casal Palocco. Il 20enne era alla guida di un del Suv della Lamborghini preso a noleggio per girare un video da postare sui social. All’indagato, gli inquirenti contestano i reati di omicidio stradale e lesioni. La decisione, sull’eventuale giudizio immediato per lo Youtuber spetta ora la Gip di Roma.

Manuel Proietti aveva 5 anni

Nell’ordinanza cautelare, con cui il gip dispose i domiciliari per Di Pietro, è emerso che l’auto viaggiava a oltre 124 km orari “immediatamente prima dell’impatto” con la piccola Smart. A bordo del Suv erano presenti altre quattro persone che stavano effettuando riprese con il cellulare per una sfida social. Il ventenne aveva preso a noleggio il potente Suv con “l’unico ed evidente fine – scriveva il gip nell’ordinanza – di impressionare e catturare l’attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h”.

Chiesto il giudizio immediato per Matteo Di Pietro

La richiesta di giudizio immediato è arrivata a poche settimane dal deposito di una maxi consulenza che era stata disposta dalla Procura. Negli atti dell’indagine viene ricostruita la dinamica di quanto avvenuto. Secondo i dati del Gps “il Suv al momento di imboccare via di Macchia Saponara alle ore 15:38, si fermava. Dopo avere imboccato la via riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 chilometri orari immediatamente prima dell’impatto che ha ucciso Manuel Proietti. L’assenza di tracce di frenata – si legge nei documenti – dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente”.