Marchetta della regione Lazio ai centri sociali (video)
Battaglia alla regione Lazio sulla casa. “Abbiamo protestato platealmente in Aula questa notte, esponendo il Tricolore ed imbavagliandoci. Per contestare con forza l’approvazione del vergognoso provvedimento voluto dal segretario del Pd e sostenuto da una parte del Movimento 5Stelle, che riserva un appartamento di edilizia popolare su dieci agli occupanti dei palazzi organizzati dai Centri Sociali.
Porcata di Zingaretti
Fregandosene delle leggi vigenti anche in regione, Zingaretti e le due Sinistre colpiscono i cittadini più bisognosi. Lo fanno recuperare il rapporto con l’estrema sinistra e per non assumersi la responsabilità di sgomberare gli edifici occupati.
Questo provvedimento è una vera porcata, la maggioranza Dem calpesta il diritto acquisito di chi sta da molti anni in graduatoria, cancellando criteri base come la nazionalità e la residenza, favorendo chi ha violato la proprietà privata e chi è irregolare”. Così in un comunicato i consiglieri di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, che accompagnano con un video la loro protesta in aula nella tarda nottata, con il presidente del Consiglio regionale Buschini che ha voluto strozzare il dibattito.
Protesta anche Forza Italia
Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia Pino Simeone. Anche lui parla apertamente di “provvedimento vergognoso rappresentato dalla sanatoria per gli alloggi abusivi”.
In sostanza, dice Simeone, “si cerca di risolvere il problema dell’emergenza abitativa a Roma e nel Lazio destinando le case popolari anche a chi non ha i requisiti. Viene premiato così il più prepotente e non chi ne ha realmente bisogno.
Noi di Forza Italia abbiamo votato contro quello che riteniamo uno schiaffo ai cittadini onesti da sempre rispettosi della legge. Siamo di fronti ad un’altra brutta pagina di quest’amministrazione che da 7 anni non governa, non legifera, ma si limita ad interventi tampone spesso dannosi. E spesso le toppe sono pure peggio dei buchi”.
È il trionfo della prepotenza istituzionale per accaparrare voti di estrema sinistra.