La Marcia su Roma 100 anni dopo usata contro il governo

letta (2) marcia su roma

Stamane, quando incontrerete lo sguardo di Enrico Letta, non gli sorridete: avrà una paresi, fingerà indignazione a cento anni dalla Marcia su Roma. Deve mascherarsi da paladino della democrazia dopo troppi anni del Pd al potere senza il voto del popolo sovrano.

Oggi è la giornata in cui si pretende di cancellare la Storia. Si affaccino nelle librerie e troveranno pagine e pagine di rievocazione di quella rivoluzione nazionale.

La Marcia su Roma “usata” da Letta

Lo diciamo subito. Non scriviamo per nostalgia, ma per amor di Patria. Vero, dopo quel ’22 segui un sistema totalitario – che non fu un’esclusiva dell’Italia in quel tempo – ma ci furono consenso e realizzazioni, a partire dal campo sociale. Nessuna rievocazione né alcuna demonizzazione potrebbero cancellare quel di positivo che accadde.

Ma ora siamo in pieno uso e abuso del centenario. Alla mistificazione. Non se ne può parlare serenamente perché ha vinto le elezioni chi non le doveva vincere. Tutto qui.

Operazione meschina

È la storia – anche drammatica – dell’Italia del secolo scorso ad essere adoperata per meschine operazioni di lotta politica. Tipico di chi non ha coraggio.

Quella rivoluzione – iniziata appunto con la Marcia su Roma – usata per attaccare il nuovo governo.

Non basta neppure che Giorgia Meloni abbia detto con solennità e alla Camera dei Deputati, di non provare simpatia per i regimi, “fascismo compreso”. Confermando quella tradizione della destra italiana per la quale nessuno può preferire il totalitarismo alla democrazia.

Il che non vuol dire però negare anche le politiche di modernizzazione dell’Italia tra le due guerre. Ma non lo si può ammettere. Il Letta indignato non lo consente.

E neppure Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, che si arrabbia: “Inaccettabili i manifesti apparsi nella notte che celebrano la Marcia su Roma firmati “Mussolini”. Una vergogna per cui il Sindaco Gualtieri ha già predisposto la rimozione immediata e che condanniamo con forza. Roma è e sarà sempre antifascista. Eroico, indubbiamente.

Su twitter si è beccato un sacco di contumelie. Pure questo consiglio: “Sindaco, ma se inventiamo i sacchetti dell’immondizia che inneggiano alla Marcia su Roma ce li rimuove subito?”. In pratica, gli hanno dato del patetico. Ovvio, direi.