Marco Rizzo, bandiera rossa contro Gualtieri-Lagarde

Non le manda a dire Marco Rizzo. Già, perché tra i candidati nella battaglia nel collegio Roma 1 per conquistare il collegio vacante dopo le dimissioni di Gentiloni dalla Camera, c’è anche lui. Il roccioso e orgoglioso comunista non vuole lasciare il campo al ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

Rizzo le canta su Libero…

A destra Maurizio Leo, poi la pentastellata Rendina e appunto Rizzo. E anche Adinolfi, per il popolo della famiglia.

Rizzo ha rilasciato una lunga intervista a Libero di oggi che vale la pena riprendere soprattutto nel passaggio che riguarda proprio Gualtieri. In una sorta di derby rosso, Rizzo rinfaccia al ministro di essere l’uomo dei poteri forti.

“Gualtieri è l’uomo delle banche, della grande finanza, quello che appena Christine Lagarde, passando dal Fondo Monetario Internazionale alla Bce, disse: “Sarebbe un ottimo ministro dell’economia”, fu nominato subito ministro.

Gualtieri uomo dei poteri forti

“Ma la domanda che vorrei fargli – continua Rizzo – è: signor ministro, si sente davvero autonomo rispetto alle lobby europee?”. E poi sibila: “Ma il ministro dell’economia ha davvero bisogno di fare il deputato?”.

Sono domande che si pongono in molti e soprattutto nei ceti sociali popolari che nel collegio – dal Trionfale a Prato al centro storico – hanno forte rappresentanza. Ed è lì che Rizzo punta a fare manbassa per fare il colpaccio contro l’uomo di Zingaretti. Infatti ce n’è anche per il segretario del Pd, che accusa di aver mollato la candidatura di Cuperlo dopo averla annunciata in pompa magna.

Di qui al primo marzo sul fronte sinistro del collegio ne vedremo delle belle. Certo è che Rizzo non è uno che si arrende facilmente e magari conta sulla scarsa affluenza che tutti prevedono ai seggi. Magari chi porta i suoi può vincere sulla concorrenza. Peggiore beffa per il ministro del governo Conte non potrebbe esserci. Stavolta la bandiera rossa di Zingaretti potrebbe non essere sufficiente se c’è di fronte l’originale.