Marco Zampilli morto folgorato da un fulmine in Salento, la raccolta fondi: ‘Un piccolo aiuto può fare tanto, ci mancherai’

Marco Zampilli morto

Aveva deciso di lasciare Roma per qualche giorno e di visitare la Puglia in solitaria, a bordo della sua moto. E proprio in sella alle due ruote, ieri il destino è stato crudele e beffardo: Marco Zampilli, 42enne romano e molto conosciuto soprattutto a Centocelle dove aveva aperto un loto locale, ha perso la vita folgorato da un fulmine.

Si trovava a bordo della sua Bmw Enduro quando quel fulmine lo avrebbe centrato in pieno mentre si trovava, nel bel mezzo del temporale, sulla statale 275, tra Nociglia e Surano. Qualcuno ha assistito a quella terribile scena, ha provato a soccorrerlo ad aiutarlo, ma nonostante l’arrivo del personale sanitario del 118 per Zampilli non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. E oggi, all’indomani della tragedia, restano i se, i ma, i ricordi di un grande uomo, di un amico per molti e un punto di riferimento che mancherà a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, lavorare al suo fianco.

Marco Zampilli folgorato in sella alla sua moto in Salento

Marco Zampilli aveva perso da pochi mesi papà Marcello e aveva cercato, con tutte le sue forze, di andare avanti con mamma Silvana. Nel suo locale, il Rude a Centocelle, si sentiva a casa, così come in palestra dove amava allenarsi. Per le vacanze aveva deciso di lasciare la Capitale, di mettersi in sella alla sua moto, da sempre grande passione. Ma ieri quel tragico destino non gli ha lasciato scampo e quei giorni che sarebbero dovuti essere di totale relax in Salento si sono trasformati in un dramma.

Marco aveva un locale a Centocelle, la sua famiglia era molto conosciuto perché proprietaria di una storica pasticceria di Tor Pignattara, chiusa da poco tempo, in via Antonio Tempesta. Un grande uomo, un barman professionista, un personal trainer che sapeva tramandare agli altri l’amore per quello che faceva. E oggi le bacheche social sono inondate di messaggi di affetto, tra rabbia, dolore e incredulità. “Ci siamo conosciuti una vita fa, con la tua faccia da schiaffi, il tuo cuore grande. Ci sei sempre stato per tutti, avevi quella risata che era impossibile non sentire. Ti voglio ricordare così, sempre tosto. Ciao boss” – ha detto Denise, seguita da Andrea che ancora non riesce a crederci: “Ora sarai con il tuo papà, mancherai sempre”.

La raccolta fondi per aiutare la famiglia

Gli amici, ancora sotto shock, hanno deciso di aprire una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per aiutare la famiglia del 42enne a raccogliere i fondi necessari per le “spese per il trasporto della salma a casa (da Lecce a Roma), per i funerali e per la chiusura dell’attività (Rude Centocelle). Ogni persona che vorrà contribuire per supportare la causa lo può fare tramite questa raccolta. Anche un piccolo aiuto può fare tanto grazie in anticipo” – hanno spiegato. In poco tempo, su un obiettivo di 30.000 euro, ne sono stati raccolti più di 28.000 e la macchina della solidarietà si è subito messa in moto. Nessuno si è tirato indietro, nessuno si è voltato dall’altra parte.

A questa raccolta fondi si è aggiunta quella di Rete Imprese Castani con Monica Papa che ha deciso di aiutare mamma Silvana. “Marco era una persona speciale, con un cuore enorme, sempre pronto a dare una mano e a far sorridere chiunque. Centocelle non sarà più la stessa senza di lui. Come Rete Imprese Castani abbiamo aperto un canale di sostegno diretto tramite IBAN” – ha spiegato.

In tanti si sono mobilitati, stanno cercando di fare il possibile per stare accanto alla famiglia di Marco, un amico per molti che hanno perso un punto di riferimento. Certi che ora Marco sarà con papà Marcello.