Ora è Draghi che deve “interrogare” Speranza. Per gli italiani

Mario Draghi è probabilmente la persona che ci voleva, ma anche lui qualche chiarimento lo deve, a partire dalla questione che campeggia attorno a Roberto Speranza.
Draghi deve parlarne alla pubblica opinione, che ha il diritto di sapere. Perché il caso Speranza non è una polemicuzza da risolvere a colpi di mozione di sfiducia individuale al ministro della salute. Ma si tratta di una grande questione politica su cui si misura la credibilità del governo “di salvezza nazionale”.

Draghi ha parlato o no con Speranza?
Sono stato ministro della Salute nel governo Berlusconi e ad un certo punto fui investito da una polemica incredibile sul latte per i bambini, tirata fuori dalla Nestlè. Fini ovviamente con il risarcimento del danno. Ma non esitai ad informare di quello che stava succedendo il presidente del Consiglio e lo stesso Capo dello Stato, che era Carlo Azeglio Ciampi. E ovviamente la pubblica opinione.
Era una balla e come tale finì nella spazzatura delle notizie inesistenti.
Ora c’è una valanga di morti per la pandemia. C’è stato un governo – quello di Giuseppe Conte – che ha fatto perdere tempo memorabile all’Italia nel contrasto alla malattia. Il ministro di oggi è lo stesso di ieri. È quello che ha sottovalutato l’esistenza di un piano pandemico, e – come i suoi predecessori – si è dimenticato di aggiornarlo, visto che risale al 2006.
Lo staff di Speranza è al centro della polemica su Ranieri Guerra, indagato per falso sulla misteriosa rimozione dal sito dell’Oms di un rapporto devastante sull’Italia, a proposito delle misure di contrasto al Covid-19.
Quelle reticenze al ministero della salute
La magistratura di Bergamo indaga per epidemia colposa. In televisione la pm della città lombarda, Maria Cristina Rota, non ha esitato nel denunciare atteggiamenti di reticenza trovati al ministero della Salute nelle sue indagini.
È in corso una rogatoria internazionale per costringere l’Oms a dire la verità sui contatti con l’Italia per l’aiutino internazionale ad un ministero che evidentemente è sospettato di non aver fatto il proprio dovere.
Ma chi è “il ministero”, chiede la Rota. Ecco, presidente Draghi: lei a Speranza gliel’ha fatta la stessa domanda? Oppure al presidente dell’istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro?
Dal presidente del Consiglio mi aspetto il massimo della trasparenza e non stima generica da conferenza stampa al ministro della Salute. Gli italiani devono sapere tutto.