Marito e moglie netturbini, lui ruba la benzina e la moglie viene licenziata, il giudice: “Va subito reintegrata”

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Ad aprile 2023 è stata licenziata da Ama perché nel 2021 era venuta a conoscenza del fatto che il marito, anche lui dipendente Ama, aveva organizzato un giro di furti di carburante dai mezzi aziendali e aveva evitato di denunciarlo: due giorni fa è stata reintegrata al lavoro dal tribunale di Roma perché non è stata ritenuta complice del marito e non era tenuta a segnalare il reato.

La sentenza

“Il tribunale annulla il licenziamento e condanna Ama alla reintegrazione e al pagamento di una indennità risarcitoria”, scrive nella sentenza del 15 febbraio il giudice Giovanni Pascarella, della IV sezione lavoro del tribunale di Roma. Quella di Maria, quarantenne operatrice ecologica di Ama che chiede di usare un nome di fantasia per tutelare la sua privacy, è una storia borderline. A raccontarla al quotidiano Repubblica è stato il suo avvocato, Giuseppe Pio Torcicollo che ha assistito la donna fino al suo reintegro in azienda avvenuto nelle ultime ore. Dipendente di Ama dal 2007 con contratto a tempo indeterminato, Maria è una operatrice ecologica sposata con un dipendente Ama, autista di camion.

La vicenda

I fatti risalgono ai mesi fra febbraio e maggio 2021 quando l’uomo crea una associazione a delinquere per rubare il carburante dai camion di Ama e rivenderlo: ne fanno parte alcuni colleghi e persone esterne alla municipalizzata, ma non Maria. A ottobre 2022 l’uomo viene arrestato e dalle intercettazioni emerge che la donna è a conoscenza dei furti del marito, che più volte confida alla moglie persino quanti bidoni riesce a riempire. Tuttavia Maria rimane sempre estranea ai furti e dalle intercettazioni non emergono dettagli da cui si evince la complicità con il compagno.

La scelta dell’Ama

L’ufficio legale e la dirigenza di Ama però la pensano diversamente e a gennaio 2023 l’azienda manda a Martina la prima lettera di contestazione, poi il 6 aprile la licenzia. La donna, che nel frattempo si è sposata con il compagno, si rivolge all’avvocato Giuseppe Pio Torcicollo, esperto giuslavorista che ha già assistito con successo numerosi dipendenti contro il Comune. Ma il caso è difficile: secondo il nuovo contratto nazionale approvato a maggio 2022 è un fatto illecito evitare di riferire reati di cui si viene a conoscenza commessi contro il datore di lavoro. Ma i fatti risalgono al 2021 e la norma non può essere applicata perché non è retroattiva. Infine, fa notare l’avvocato Torcicollo, se la donna avesse denunciato il compagno avrebbe messo a repentaglio la stabilità familiare e della figlia di appena tre anni.

La decisione del Giudice

Dopo una battaglia legale durissima  la donna potrà tornare al suo posto e Ama le dovrà pagare anche gli stipendi non percepiti mentre il marito ha patteggiato la pena.