Marocchinate, i “buonisti” stavolta esagerano ed esaltano gli stupratori della Ciociaria

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Gli autori delle marocchinate esaltati. Ha ben fotografato la situazione il senatore Massimo Ruspandini, di Fratelli d’Italia, ciociaro di Ceccano.”La foto della Rocca Janula illuminata di blu diventa la foto simbolo della vergogna. La vergogna del comune di Cassino che si piega e si inginocchia alla violenza, alla superficialità, alla menzogna. La scelta dell’amministrazione di Cassino diventa simbolo di orrore, di offesa per la nostra gente stuprata due volte. Ieri dai franco-marocchini, oggi da queste associazioni. Da chi ha avuto la brillante idea di premiare, di riabilitare, di omaggiare il generale francese Juin, il macellaio che regaló 50 ore di impunità assoluta a queste bestie feroci. I francesi concessero alle loro truppe coloniali, libertà di uccidere, di depredare, stuprare, umiliare, evirare, saccheggiare”. Non avremmo saputo dirlo meglio.

Marocchinate, il Pd di Cassino fa retromarcia

Lo scandalo è nato dopo che il comune di Cassino, del Pd, quindi amico anche di questi “liberatori”, ha preso una discutibile iniziativa, chiamata demagogicamente “Le luci della fratellanza” (fratellanza con chi? Con i marocchini stupratori?), istituita nell’anniversario della quarta battaglia di Cassino per ricordare le nazioni che hanno combattuto sul territorio italiano. La Rocca Janula del comune ciociaro è stata illuminata ieri con il blu della bandiera francese, secondo una moda recentemente in voga. “Per ricordare gli alleati che con i 12.000 Goumiers – si legge sulla pagina del comune di Cassino in un post, poi rimosso – prendono Ausonia”. Ausonia e la Ciociaria che ancora si ricordano bene di questi “liberatori”.

Ignoranza storica e culturale delle solite associazioni di volontariato a senso unico

Reagisce l’Associazione nazionale vittime delle marocchinate. “Un’iniziativa chiara e soprattutto vergognosa. Le scuse, parziali, del sindaco, sono inaccettabili. Prima si compiono le azioni e poi si chiede scusa? Bisogna informarsi, sia a livello storico che culturale. Poi aderire a una simile iniziativa proprio a ridosso della prima edizione della Giornata Nazionale in memoria delle Vittime delle Marocchinate, in programma il 18 maggio, è vergognoso”. Lo dice Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione, dopo l’iniziativa condivisa dal comune di Cassino. Ciotti prosegue: “Illuminassero il monastero e il comune per ricordare le vittime dei massacri della marocchinate e non per le gesta eroiche dei Goumiers. E’ inaccettabile ciò che è successo”.

Il sindaco di Cassino si dissocia sia pure tardivamente

Il sindaco Enzo Salera, del Pd, prova a fare retromarcia. “È nata una polemica in merito al progetto le Luci della Fratellanza, un progetto della Tiresia film e dell’associazione Terraferma. Il progetto mirava e mira a portare all’attenzione la vicinanza della città di Cassino a tutti i popoli del mondo, tutti coloro che hanno lottato sul nostro territorio, soprattutto in un momento in cui tante persone non possono essere qui nella nostra città come ogni anno a causa della pandemia. È stato fatto un grande errore dall’associazione Terraferma nel momento in cui, nella giornata di ieri quando la Rocca Janula era illuminata con i colori della Francia, hanno parlato apertamente e con leggerezza di Goumiers”.

Le marocchinate silenziate per decenni, come i crimini dei partigiani e le foibe

Il sindaco di Cassino infatti non può non conoscere la storia della sua terra: “È chiaro quanto successo 77 anni fa – prosegue – e che le terribili violenze, esercitate su donne uomini e bambini dai Goumiers sul nostro territorio, siano state qualcosa di terribile e che restano ancora oggi una ferita aperta. Averne parlato in questo modo, con questa leggerezza penso che sia stato un errore da cui mi dissocio con fermezza”. Ma la cosa grave è che per decenni sugli orrori commessi dagli “alleati” contro i civili non solo in Ciociaria, ma anche in Sicilia, in Toscana, nella Tuscia e altrove, sono state vergognosamente silenziate dalla cultura e dalla politica italiane. Come accadde e accade per le foibe e per i crimini atroci commessi dai partigiani comunisti, anche dopo la fine della guerra, contro italiani e italiane inermi e innocenti.

(Foto: pagina facebook Associazione Terraferma)