Massacrato di botte per un sinistro stradale, preso il colpevole

Era stato massacrato di botte nella serata del 2 giugno. Il fattaccio era avvenuto in via Monte Zebio, nella Roma bene dei Parioli. Ad aver subito una vera e propria aggressione, era stato un giovane di 19 anni. Che uscito con la sua minicar da un parcheggio, aveva urtato per sbaglio un motociclo in sosta. Il ragazzo si era fermato subito, ed era sceso per constatare gli eventuali danni. Ma dopo qualche attimo, una persona esagitata, probabilmente il proprietario del mezzo a due ruote, era sopraggiunto urlando. E colpendo il lunotto posteriore della vetturetta con il suo casco, mandandolo in frantumi. A quel punto, l’adolescente terrorizzato era risalito in macchina, scappando verso piazzale Clodio. Una fuga disperata, sempre inseguito dallo scooterista. Che alla fine, era riuscito a bloccare la sua preda. A far scendere il giovane, colpendolo con un diretto alla mandibola. E poi con calci e pugni. Anche quando il ragazzo giaceva a terra svenuto.

Una ‘mattanza’, terminata solo qualche minuto dopo. Quando una macchina di un amico era sopraggiunta. Allontanandosi con l’aggressore. Poco dopo, erano sopraggiunte le Forze dell’ordine del vicino commissariato di Ponte Milvio. E il 19 enne era stato trasportato al Gemelli, per essere operato d’urgenza alla mandibola. Un intervento delicato, di cinque ore. Con conseguenze che probabilmente, almeno in parte, resteranno indelebili. Ma adesso, dopo quasi due mesi, l’energumeno è stato trovato. E assicurato alla giustizia.

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L’inseguimento folle, le botte e la fuga. Ora l’aggressore è finalmente in carcere

L’inseguimento folle era scattato dopo un banalissimo incidente stradale. Una strusciatina, per una manovra sbagliata. Da un 19 enne alla guida della sua micro-car. Probabilmente, lo scooter parcheggiato in via Monte Zebio non si era neppure danneggiato. Ma il 24 enne proprietario del mezzo, ara stato assalito da una furia cieca. Tanto da riempire di botte il ragazzo, dopo averlo bloccato in prossimità di piazzale  Clodio. Per poi darsi alla fuga. Durata quasi due mesi, fino alla serata di ieri. Quando dopo accurate indagini, condotte anche con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza, gli agenti del commissariato Ponte Milvio hanno identificato il colpevole, arrestandolo. Adesso, l’aggressore dovrà rispondere di diversi reati, tra i quali lesioni personali gravi, con l’aggravante dei futili motivi. E pagare il suo conto con la giustizia. Oltre a risarcire i danni fisici della sua vittima. Alcuni dei quali potrebbero purtroppo avere un effetto permanente.