Massimo Fini: sul 25 aprile dibattito sepolcrale, se si onorano i partigiani meritano rispetto anche i ragazzi di Salò…

“Tutte le polemiche sul 25 aprile sono farlocche: abbiamo una Destra al governo che ha tutto il diritto di starci perché ha preso più voti e questa è la democrazia. Non si può usare il 25 aprile contro questa Destra, non ha senso politico: è un dibattito sepolcrale quello su fascismo e antifascismo. Sintomo del fatto che l’Italia non abbia ancora terminato di fare tutti i suoi conti con il suo passato ed è il motivo principale di queste polemiche che considero assurde”. E’ la posizione che esprime Massimo Fini, intervistato dalla AdnKronos, in relazione alla celebrazione della Festa di Liberazione. Per Massimo Fini, “il 25 aprile si basa su un falso storico e cioè che siamo stati noi italiani a liberarci con le nostre stesse mani, mentre in realtà sono stati gli alleati angloamericani nelle cui file combattevano anche i razzisti sudafricani…”.
Onore ai partigiani ma anche ai ragazzi di Salò
Però si è sempre sottolineato come la presenza di un movimento partigiano di Liberazione, a guerra finita, abbia favorito la posizione dell’Italia, in qualche modo riscattandola dopo l’alleanza di Mussolini con Hitler, rispetto ad esempio a quella della Germania dove quel movimento non si produsse… “Certamente, questo va riconosciuto: il valore morale della lotta partigiana è fuori discussione e va attribuito il massimo rispetto ai partigiani che davvero fecero la Resistenza. Come vanno rispettati anche quei ragazzi che morirono per Salò e per difendere l’alleanza con Hitler con cui ovviamente Mussolini non doveva allearsi… Diverso è il fatto che da un giorno all’altro gli italiani dall’essere tutti fascisti siano diventati tutti antifascisti”.

Nessuno oggi penserebbe davvero di ricostituire il partito fascista
Resta il fatto che la Costituzione, dove pure come ha voluto osservare il presidente del Senato, Ignazio La Russa, non è scritta la parola antifascismo, lo sia comunque di fatto nel vietare comunque la riorganizzazione del disciolto partito fascista… “Ma si tratta di norme transitorie e secondo me oggi sarebbe persino legittimo che qualcuno cercasse di ricostituire un partito dichiaratamente fascista, anche se francamente credo che nessuno ci pensi, senza dover incorrere in processi e tribunali”.
Fascismo? Ma oggi c’è il “totalitarismo democratico”…
Anche se nello statuto di proponesse di istituire un partito unico e abolire la democrazia e il Parlamento? “A parte che oggi siamo in presenza di un totalitarismo democratico che vorrebbe obbligare tutti i Paese ad adottare il modello politico della Democrazia, peraltro minoritaria nel mondo – premette Massimo Fini -. Ma la nostra non è una vera democrazia, è una partitocrazia con partiti trasformati in lobby che utilizzano metodi paramafiosi. Per non parlare di una classe dirigente penosa, fatte le debite eccezioni”, accusa Massimo Fini. “Tutto ciò fa parte della degenerazione culturale che ha coinvolto l’intero nostro Paese”, conclude.