Matilde Lorenzi, chi è la sorella Lucrezia: la morte della sciatrice dopo una caduta

Lucrezia Lorenzi

Il 29 ottobre 2024 Matilde Lorenzi, talento emergente dello sci italiano, è morta a soli 19 anni dopo una tragica caduta durante un allenamento in Val Senales, sulla pista Grawand G1. Una notizia devastante per la famiglia e per il mondo dello sport, che ha scosso in particolare Lucrezia Lorenzi, sua sorella maggiore e anch’essa sciatrice.

Lucrezia, classe 1998, originaria di Torino, gareggia per il Gruppo Sportivo dell’Esercito ed è specializzata nello slalom speciale. Ha esordito in Coppa Europa nel 2016 e ha debuttato in Coppa del Mondo nel 2022, conquistando il suo primo podio nel novembre dello stesso anno a Mayrhofen.

Il ritorno in pista venti giorni dopo: “Matilde è con me in ogni curva”

Dopo la morte improvvisa della sorella, Lucrezia Lorenzi ha attraversato un periodo di profondo smarrimento. Ma appena venti giorni dopo la tragedia, è tornata a gareggiare, con un peso nel cuore e una determinazione nuova: onorare Matilde attraverso lo sport che amavano entrambe.

In un’intervista rilasciata a La Stampa, ha raccontato di aver iniziato un percorso con un mental coach, Francesco Cataldo, per riuscire a elaborare il lutto. “Matilde è dentro di me, in ogni discesa. Non la cerco più in pista, ma la sento accanto”, ha detto con voce spezzata ma fiera.

Durante i funerali celebrati il 31 ottobre a Giaveno, Lucrezia ha pronunciato parole struggenti: “Ci lasci un vuoto immenso, devastante. Mi manca l’aria. Ma sarai tu a guidarmi, sempre. Buona discesa libera, Matildina”.

Lucrezia Lorenzi: una carriera segnata dal dolore, ma spinta dall’amore per la sorella

Lucrezia non ha mai nascosto quanto lo sci fosse il collante del loro rapporto. La passione per le piste le ha sempre unite, sin da bambine. Oggi, ogni curva e ogni gara sono dedicate a Matilde Lorenzi, che nella stagione precedente aveva conquistato i titoli italiani assoluto e giovani in SuperG.

Lucrezia continua a sciare nonostante tutto, portando con sé il dolore, la memoria e la forza della sorella. Il suo gesto non è solo sportivo, è umano, profondamente toccante: una storia di perdita e resistenza, di amore e coraggio.