Matone: i rifiuti a Roma fuori controllo, intervenga l’Esercito. E Gualtieri fa il “mea culpa”

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“Il rogo di Malagrotta ha dato il colpo di grazia: la raccolta dei rifiuti a Roma è ufficialmente fuori controllo. E’ urgente mettere da subito in sicurezza quello che resta degli impianti Tmb bruciati, a partire da quello del Salario nel 2018. Come dicono anche i sindacati è necessario che intervenga l’Esercito, presidio anche contro i piromani che danno fuoco a cumuli di immondizia all’interno di zone verdi, dove nascono baracche per senza fissa dimora. Non da ultimo i rifiuti abbandonati nelle strade sono veicolo di infezione e l’immagine di un degrado crescente tanto per i romani quanto per i turisti”. E’ quanto dichiara Simonetta Matone, capogruppo della Lega in Campidoglio.

L’incendio di Malagrotta ha dato il colpo finale al sistema dei rifiuti a Roma

E anche il sindaco di Roma Gualtieri si rende conto della situazione. L’incendio di Malagrotta costituisce un ”duro colpo per il sistema già molto fragile di raccolta e smaltimento dei rifiuti della città. L’incendio ha causato danni gravi all’ormai inservibile Tmb2, il più grande che trattava circa 5.100 tonnellate di rifiuti alla settimana. Il Tmb1 che tratta circa 4mila tonnellate a settimana, è indenne e dopo qualche giorno è tornato a regime in piena sicurezza”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervendo in assemblea capitolina sull’incendio del Tmb di Malagrotta dello scorso 15 giugno. ”Da un giorno all’altro abbiamo dovuto trovare una destinazione a circa 8100 settimanali di rifiuto, sia per il trattamento sia per lo sbocco successivo. Gli sbocchi successivamente individuati sono sia regionali sia extraregionali.

Gualtieri: ora più che mai necessario il termovalorizzatore

Entro i confini del Lazio il più rilevante riguarda Rida Ambiente di Aprilia che si è impegnata a trattare fino a 3800 tonnellate, per quanto riguarda quelli extraregionali le destinazioni sono state diverse e hanno portato i rifiuti in parte in discarica e in gran parte in termovalorizzatori”. Comunque, prosegue Gualtieri, l’incendio di Malagrotta ha ”dimostrato l’inadeguatezza del sistema attuale di impiantistica e la necessità di dotare Roma di moderni impianti per il trattamento dei rifiuti, per l’economia circolare, per il riciclo e il riuso con i biodigestori, con i centri per il trattamento di carta e plastica e con il termovalorizzatore”.

Gualtieri: strade ancora troppo sporche

”Stiamo affiancando un impegno, complementare al termovalorizzatore, per realizzare sistemi innovativi di cattura e riutilizzo delle emissioni di Co2, degli scarti e della valorizzazione energetica. Allo scopo di azzerare completamente le emissioni, aumentare la produzione di energia pulita e riconvertire le ceneri in materiali utili per il rifacimento delle strade”. ”Vorrei sottolineare che se non avessimo prontamente individuato e rese operative soluzioni alternative Roma avrebbe vissuto una crisi assai maggiore di quella che si è determinata. Una vera e propria catastrofe che avrebbe piegato la città. Bisogna immaginare cosa avrebbe comportato tenere in strada 8.100 tonnellate di rifiuti a settimana, soprattutto con queste temperature”.

”Anche se il peggio è stato evitato non c’è dubbio che diverse aree della città abbiano sofferto in modo particolare, ancora adesso troppe strade sono sporche e non sufficientemente curate dal punto di vista della raccolta e dello spazzamento”.