Mattarella si porti via anche Speranza e la Lamorgese

Speranza Lamorgese

Se davvero Sergio Mattarella se ne va, un regalo glielo chiedo come antico collega in Parlamento: si porti via anche Luciana Lamorgese e Roberto Speranza.

Perché entrambi sono diventati insopportabili. Non per cattive maniere, per carità, ma proprio per quello che hanno e ci hanno fatto dal 2020 ad oggi con questa maledetta pandemia.

Si porti via Lamorgese e Speranza

A pensarci bene sono passati indenni dal Conte 2 al governo Draghi, si dice per la “protezione” di Mattarella, che invece si era scordato la “tutela” di Gualtieri, ad esempio, che ci ha fatto rifilare nella Capitale d’Italia.

Ma la beata coppia cara al Capo dello Stato in carica è diventata davvero insopportabile, a partire dalla signora che sta al Viminale. I maliziosi dicono che Mattarella abbia suggerito sin dall’inizio alla Lamorgese di fare esattamente il contrario rispetto a Salvini, mentre a Speranza ha riservato solo qualche abbraccio metaforico, visto che la sanità non è una competenza di nessuno dei due, protettore e protetto.

La Lamorgese ha deragliato assai rispetto al suo predecessore.

Matteo Salvini è a processo per l’azione di contrasto dell’immigrazione clandestina, la Lamorgese si aspetta chissà quale premio Nobel per la caterva di africani sbarcati illegalmente da noi. E rifiuta ostinatamente un confronto sul tema con il leader della Lega. Un’insolenza vera e propria che pareva inimmaginabile. Evidentemente la “protezione” è assai forte per la ministra.

Di Speranza che dire, se non che si bea persino di sondaggi assolutamente taroccati. Ha imprigionato un popolo con misure spesso incomprensibili e non siamo certo no vax. Ma l’esasperazione a cui è stato soggetto il nostro popolo – persino con l’incredibile storia dei tamponi di questi giorni – è figlia della sua cultura, ancor più che di provvedimenti normativi.

È un ministro, quello della salute, che ci siamo dovuti sciroppare nonostante tutto. Ha dovuto persino ritirare dal mercato un libro che raccontava – nel 2020 – come aveva “sconfitto la pandemia”. Ma lo sapeva solo lui quale era stato il teatro di guerra e di vittoria e la prestigiosa opera è stata tolta dalla circolazione.

Magari Mattarella ce lo faccia ‘sto regalo di buon anno…