Renzi e Cinquestelle contro quel contributo. Ma il Pd chi attacca?

Non c’è niente da fare, i comunisti – tali restano – non sanno fare altro che puntare sul portafoglio (altrui) e non essendoci riusciti puntano contro Renzi e non sui Cinquestelle.
È una storia davvero repellente, di bassa cucina politica, quella che ruota attorno al cosiddetto contributo di solidarietà che Mario Draghi aveva tirato fuori dal solito cilindro.

Se la prendono con Renzi e si scordano i Cinquestelle
Siccome i quattrini non bastano mai – ma allora l’Europa che ci ha dato? – il premier, spinto da sindacati e sinistra, aveva ideato una nuova tassa a carico delle fasce più alte. E siccome si parla di trattamento lordo è bene chiarire che riguardava anche chi porta a casa circa 3500 euro netti, come se si trattasse di un riccone.
Un’iniziativa improvvida che ha suscitato reazioni giustificate nella maggioranza di governo. E non solo da Lega e Forza Italia, bensì pure da Cinquestelle e Italia Viva.
Il fatto che il partito di Renzi si sia schierato contro il contributo di solidarietà ha fatto insorgere il Pd, che però si è scordato di bacchettare Giuseppe Conte con egual vigore.
Distanze incolmabili tra Italia Viva e il Nazareno
Italia Viva “si colloca fuori dal circuito riformatore”: non è mancata la solita minkiata dal Nazareno per contrastare l’ex premier, stavolta su misura che somigliava tanto ad una patrimoniale formato mignon. Talmente insignificante per l’erario che avrebbe ottenuto solo la protesta dei colpiti e scarso successo per le casse dello Stato. Al punto che il premier si è affrettato a racimolare 300 milioni di euro al posto del contributo di solidarietà per intervenire sul caro bollette.
Ma quel che colpisce di più è la lotta quotidiana tra Pd e Italia Viva. Ogni giorno c’è uno scontro nuovo, a marcare le distanze sempre più profonde.
E il fatto che dagli strali del Nazareno si salvi sempre il Movimento Cinquestelle lascia pensare: perché il tema sono sempre quei voti decisivi per il Colle e per capire quando si voterà, altro che economia…