Ecco perché Salvini ha fatto bene a smarcarsi da quel decreto

Salvini decreto

Anche se minoritario il dissenso merita rispetto e la mossa di Salvini sul decreto Covid va ulteriormente spiegata. Perché altrimenti prevale l’ignoranza che deforma la verità dei fatti e le opinioni conseguenti.

Posto un tweet sul no di Salvini al decreto e arriva una pioggia di like e di condivisioni. Ma anche qualche opinione contraria ed è giusto leggerla e rispondere. Perché è prevalente l’obiezione più pigra: ma non è vero che ha votato no, “si è astenuto”, gridano i fustigatori da tastiera.

Salvini non doveva votare quel decreto

1. Salvini non ha votato proprio nulla, perché non sta in consiglio dei ministri.

2. Se Salvini fosse stato ministro, di fronte ad un decreto che non accoglie le richieste del suo partito, delle regioni, dei sindaci, delle categorie, non avrebbe votato no – esattamente come Giorgetti, Garavaglia e Stefani – perché in consiglio dei ministri non si vota. Non è il Parlamento. Semmai si verbalizzano le opinioni sfavorevoli. Esattamente come è accaduto con il non voto. A riprova gli attacchi dei giornali vicina alla sinistra al leader della Lega.

3. E a chi si affanna a scrivere “butta giù il governo” come un elefante in cristalleria, è sufficiente ricordare che senza la Lega il governo andrebbe avanti lo stesso con i ministri di Forza Italia. E probabilmente anche senza loro se decidessero di andarsene assieme ai leghisti. Ci sarebbe un nuovo voto di fiducia e Speranza e compagnia resterebbero liberi di fare anche di peggio.

4. Salvini ha semplicemente fatto il suo dovere. E ha detto a Draghi che l’Italia ha diritto a veder riaperte le attività. E che il coprifuoco non ha più senso alla vigilia della stagione estiva, tutta da programmare. Magari tra un paio di settimane si rivedrà tutto.

Non servono gli strilli dalla tastiera

E’ inutile strillare dalla tastiera. Perché questa è la politica vera e seria. È rappresentanza degli interessi degli italiani. Chi non lo capisce si dedichi pure all’asilo della propaganda, ma non abbia la presunzione di spiegare come si fa a chi ne sa più di lui.

L’Italia ha bisogno di chiarezza in una tragedia immane. Ed è quello che pretende Salvini. Se la Lega fosse rimasta fuori dal governo, abbaierebbe alla Luna fino al 2023.