Per Salvini i processi non finiscono mai: pure Carola Rackete …

Vogliono la galera per Matteo Salvini, stavolta grazie a Carola Rackete. Non si accontentano delle polemiche ad ogni sua mossa. Il leader della Lega deve essere messo fuori gioco e il compito se lo assume la cosiddetta “giustizia”.
Non basta il processo di Palermo per la Open Arms, dove di galera Salvini ne rischia per la bellezza di quindici anni, grazie all’incredibile accusa di sequestro di persona.

Pure per Carola Rackete processo a Salvini
Ma ora Salvini andrà a processo persino con l’accusa di aver diffamato Carola Rackete, l’ex comandante della nave Sea Watch 3, la nave battente bandiera olandese utilizzata per il salvataggio di naufraghi nel mar Mediterraneo sulla rotta utilizzata per i flussi migratori dal Nord Africa. Con tanto di speronamento della Guardia di Finanza.
Il processo al capo della Lega si aprirà a Milano il 9 giugno. Deve rispondere di diffamazione aggravata nei confronti della 34enne tedesca perché tra il giugno e il luglio del 2019 durante alcune dirette su Facebook e post su Twitter utilizzò frasi come “quella sbruffoncella di questa comandante che fa politica sulla pelle di qualche decina di migranti”, “criminale tedesca”, “ricca tedesca fuorilegge”, “ricca e viziata comunista”.
Affermazioni di carattere politico
Evidente affermazioni di carattere politico che però, nel caso di un personaggio come Salvini, meritano l’onta del processo. Come ai vecchi tempi di Berlusconi, Milano non si fa mancare nulla.
La Procura di Milano, infatti, dopo aver disposto la citazione diretta a giudizio per l’ex ministro dell’Interno, difeso dal legale Claudia Eccher, ha da poco notificato la data di inizio del processo. Che si svolgerà davanti alla quarta penale, nel quale Rackete è parte civile, a seguito della denuncia, rappresentata dall’avvocato Alessandro Gamberini. Nei mesi scorsi, il gip di Milano Sara Cipolla, accogliendo la richiesta del pm Giancarla Serafini, aveva disposto, invece, l’archiviazione dell’accusa di istigazione a delinquere contestata sempre a Salvini dopo la denuncia della giovane.
Era finita nel dicembre 2021, invece, la vicenda giudiziaria di Rackete: per il giudice, infatti, aveva il dovere di sbarcare. E’ l’Italia che non smette mai di lasciarci a bocca aperta. Anche perché, al contrario, Carlo De Benedetti, può definire Salvini antisemita senza pagare dazio perché assolto dal tribunale di Cuneo. Complimenti alla “giustizia”.