Ucraina, Salvini fa sul serio e prepara una missione umanitaria

La pace in Ucraina è un obiettivo di tutti o solo la sinistra può parlarne e Salvini no? C’è una demagogia intollerabile sul tema, con il leader della Lega che sembra quasi doversi scusare per la sua ostinazione sulla strada del dialogo e non delle armi.
E ieri Salvini è stato ancora una volta molto chiaro: “Non ho paura di mettermi a disposizione in nome della pace per scongiurare una guerra devastante e planetaria”. Ed ha annunciato una bellissima iniziativa umanitaria: “Voglio fare qualcosa che aiuti: sono in contatto con diverse realtà per portare in Italia decine di bambini, vedove, orfani. Sto interloquendo con il premier polacco e l’ambasciatore italiano in Polonia. Se tutto è tranquillo e confermato, la prossima settimana penso di essere lì con tutte le cautele del caso”.

L’impegno di Salvini per l’Ucraina
Salvini lo ha detto ieri a Palermo, parlando con i giornalisti a margine della sua visita al cimitero dei Rotoli. “Con la guerra non si scherza – ha aggiunto -, non mi interessa fare passeggiate. Se riusciamo a organizzare la logistica l’obiettivo è riportare in Italia bimbi, donne, e famiglie”.
Poi, amareggiato, ha detto: “Mi dispiace che qualcuno ironizzi. Se Salvini chiede la pace non va bene, evidentemente per qualcuno c’è una pace più pace e una guerra meno guerra, sono distinzioni che non mi appartengono”, ha aggiunto il leader della Lega, sottolineando che “chiunque lanciasse una marcia per la pace, di qualunque idea politica, etnia o religione, avrebbe il mio sostegno. Sentire invece, da sinistra, qualcuno dire ’la pace di Salvini no’ è una follia”.
Meglio la preghiera che le armi
Quanto all’invio di armi da parte dell’Italia, Salvini ha offerto la sua chiave di lettura: “Abbiamo partecipato a una scelta comune della comunità internazionale ed era giusto farlo. Se poi mi chiedete se sono le armi la soluzione per evitare la guerra, evidentemente la risposta è no. Preferisco la diplomazia e, per chi crede, la preghiera”.