Maturità, si parte il 16 giugno: ecco come sarà l’esame

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La sessione d’Esame di maturità avrà inizio il prossimo 16 giugno. L’Esame prevede un colloquio orale, a partire dalla presentazione di un elaborato che sarà assegnato dai Consigli di classe, sulla base del percorso svolto. Lo prevede l’Ordinanza sugli Esami di Stato del secondo ciclo di Istruzione, che lunedì saranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere previsto prima della loro emanazione. L’elaborato riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente. L’ammissione all’Esame sarà deliberata dal Consiglio di classe.

Una schiarita per la maturità

Come per gli esami conclusivi del primo ciclo, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale. Si deroga anche al monte orario previsto per i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non rappresenta un requisito di accesso. Il credito scolastico avrà un peso fino ad un massimo di 60 punti, 40 per l’orale. La votazione finale resta in centesimi e si potrà ottenere la lode. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno.

Il colloquio parte dal’elaborato deei candidati

Il colloquio partirà dall’elaborato predisposto dai candidati. L’argomento dell’elaborato sarà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente entro il prossimo 30 aprile dal Consiglio di classe. Ogni docente seguirà un gruppo di studenti. Ragazze e ragazzi saranno accompagnati durante la costruzione del loro elaborato, che dovrà essere consegnato all’insegnante di riferimento entro il 31 maggio. L’elaborato potrà avere la forma più varia, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto.

Si parte dalla letteratura italiana

Dopo la discussione dell’elaborato, la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati, come lo scorso anno, dei materiali (un testo, un documento, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione. All’interno dell’elaborato o nel corso del colloquio saranno esposte le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato, attività culturali.

Per i presidi “decisione equilibrata”

“Una decisione equilibrata”. Così il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli definisce l’ordinanza sugli esami di maturità annunciata oggi. Una decisione, sottolinea Giannelli all’Adnkronos, “che tiene conto di come sono andate le cose sino ad ora di come potranno andare. Fare degli esami svincolati da tutto il resto avrebbe avuto poco senso. E’ una formula di grande equilibrio. E’ una maturità ragionevole. Il ministro – aggiunge Giannelli – e’ ben consapevole della realtà che stiamo vivendo, ha una vasta esperienza ed e’ persona che ha piena contezza della situazione”. Pienamente condivisibile inoltre la previsione di far dipendere dal Consiglio di classe l’ammissione all’Esame: “i professori – evidenzia Giannelli – conoscono i propri alunni, la situazione di ognuno è un requisito di serietà minimale”.