Medico maniaco a processo, sedava i pazienti e ne abusava

È stato chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio del medico maniaco di Tivoli che viene accusato di aver abusato di almeno 14 pazienti nell’ultimo anno e mezzo. Tutti uomini, di età compresa tra i 50 e i 75 anni. Ricoverati o in day hospital per semplici accertamenti diagnostici. Come colonscopia, gastroscopia o esami simili. Solo che una volta sedate, le vittime venivano abusate dal medico. Che alle volte agiva anche al risveglio dei suoi pazienti, approfittando della dose abbondante di anestesia. E del conseguente torpore e scarsa capacità di reazione delle persone che avrebbe invece dovuto curare.

Nel febbraio scorso la svolta. Quando l’ennesimo paziente sottoposto a sevizie e palpeggiamenti ha vinto la paura e la vergogna. Ed ha denunciato tutto ai Carabinieri. Che in accordo con la Procura, hanno installato telecamere nascoste nel reparto di gastroenterologia dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore capo Francesco Menditto e dal sostituto Antonio Altobelli. Lo stesso Magistrato acquisite le immagini ha chiesto ed ottenuto dal gip Sabina Lencioni il processo per l’imputato. E ben 13 vittime si sono già costituite parte civile. Tutti uomini residenti tra Tivoli, Guidonia, Monterotondo e Valle dell’Aniene. E adesso il medico maniaco rischia una pesante condanna. Oltre alla radiazione dall’Ordine.

Tra le vittime del gastroenterologo maniaco di Tivoli anche un 50 enne narcotizzato e sottoposto a sostanze psicotrope

Il caso più grave tra quelli dei 14 pazienti del medico ‘mostro’ di Tivoli, è forse quello dello scorso novembre. Quando un 50 enne arrivato alla gastroenterolgia del San Giovanni Evangelista per una semplice visita di controllo, sarebbe stato addirittura narcotizzato. E su di lui sarebbero stati usati anche prodotti psicotropici e droghe. Il tutto per rendere incosciente la vittima. E permettere al professionista di abusarne. Ma si è trattato per fortuna dell’ultimo episodio. Perché il dottore maniaco è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. In attesa del processo, dove dovrà rispondere quanto meno di violenza sessuale ripetuta con l’aggravante dei futili motivi. E dell’aver carpito là buona fede dei pazienti, rendendoli incapaci di intendere e di volere. Grazie all’uso di farmaci che l’uomo aveva ovviamente nella sua disponibilità professionale.

Una bruttissima pagina, che stride con gli  episodi di eroismo quotidiano messi in campo da tutta la categoria degli operatori sanitari. Purtroppo però, la mela marcia può sempre saltare fuori. Resta solo da sperare in una sentenza esemplare. A tutela della dignità delle vittime, e dell’onore dell’Ordine e dei colleghi.

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