Meloni a Cutro: “Il chiaro messaggio a scafisti e clandestini è che in Italia non si entra illegalmente”

L’obiettivo del governo è “colpire non solamente quei trafficanti che troviamo su quelle barche ma anche quelli che ci sono dietro. Questo cambia completamente l’approccio del governo italiano rispetto a quanto abbiamo visto negli ultimi anni. Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo, perché vogliamo rompere questa tratta”, dice la premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei ministri a Cutro dove è stato varato il nuovo decreto sull’immigrazione. “Un altro modo per combattere i trafficanti è dare il messaggio che in Italia non conviene entrare illegalmente, non conviene pagare gli scafisti, non conviene rischiare di morire. Solidarietà non è far entrare chiunque arrivi e poi tenerlo ai semafori per pulire i vetri. Per me solidarietà è dare le stesse possibilità dei cittadini italiani”.
Meloni: ora alla Ue chiederò azioni concrete
“Cutro per me è un punto di passaggio. La materia migratoria oggi è estremamente complessa. Quel che sta accadendo introno da noi, dalla guerra in Ucraina al terremoto in Turchia, tutto ci coinvolge e ci stiamo lavorando a 360 gradi. Quello approvato oggi è uno dei provvedimento varati da questo governo, altri fatti prima e altri verranno dopo. E’ un tema che va affrontato a livello internazionale e non solo a livelli di bilaterali, e soprattutto un tema europeo, che diventa ancora più centrale”. Lo dice il premier Giorgia Meloni. “All’indomani della tragedia – ricorda – io ho scritto una lettera ai vertici europeo, una lettera che arrivava anche all’indomani di un Consiglio europeo in cui c’è stato un cambio di passo. Ora io al prossimo Consiglio Ue io chiederò azioni concrete, l’Italia non può affrontare da sola l’emergenza”.

Non accettermo mai la schiavitù imposta dai trafficanti
E continua: “In Europa le istanze dell’Italia sono considerate centrali, ma per noi è fondamentale che dal prossimo Consiglio Ue arrivino atti concreti. Abbiamo impegnato tutto il governo in questo, ma la nostra volontà è stabilire un principio per cui non ci mettiamo nelle mani dei trafficanti di vite umane, non accettiamo la tratta, la schiavitù del terzo millennio. Noi intendiamo fare una campagna di comunicazione nei Paesi di origine per spiegare quanto la realtà sia diversa da quanto raccontato da questi criminali, e quali sono i rischi che corrono se si mettono nelle mani di questi trafficanti”. Prevedendo “quote privilegiate per quei Paesi che ci aiutano” in queste campagne di comunicazione.
Finora è mancata la volontà di fermare il traffico dei clandestini
“Il tentativo di uniformare le altre nazioni alla fattispecie del nuovo reato sarà oggetto di tutti i nostri bilaterali con i Paesi in cui si organizza questa tratta”, dice la premier Giorgia Meloni, illustrando a Cutro i contenuti del nuovo decreto immigrazione. “Più tu mi aiuti a combattere la tratta e uniformi la tua giurisdizione alla mia, più io ricambio lo sforzo con i flussi legali”, ha spiegato il presidente del Consiglio. A livello europeo “in passato è mancata la volontà politica di fermare il traffico” di esseri umani “e me ne sono resa conto anche in Consiglio europeo. Il tema del traffico come lo conosciamo noi mai posto finora”.