Meloni all’assemblea nazionale di FdI: “La sinistra ci ha attaccato anche rischiando di favorire i boss”

Meloni FdI

“In questo primo anno è andata sempre così: noi dalla parte delle cose di buon senso, dalla parte degli italiani fino ad oggi indifesi, impauriti, vessati. E quelli della sinistra automaticamente dall’altra, pur di attaccare il Governo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nella relazione con cui ha aperto l’assemblea nazionale di Fdi.

“Quando facemmo una norma contro i rave illegali che lasciavano dietro di sé macerie, degrado, e perfino giovani vittime, a volte, ci dissero che era un provvedimento inutile, ma nessuno dice oggi che dall’inizio dell’anno in Italia non c’è mai stato un rave illegale. Quando abbiamo ingaggiato la battaglia contro quelli che occupano abusivamente le case degli altri – ha proseguito – la sinistra si è schierata con gli occupanti. Quando abbiamo salvato il carcere ostativo, un pilastro della lotta antimafia, la sinistra ha fatto ostruzionismo sperando che il decreto decadesse, anche con il rischio di favorire qualche boss”, l’affondo della premier.

“Abbiamo fatto un decreto dopo la tragedia di Cutro, per contrastare il traffico di esseri umani. Ed il Pd decide di finanziare una nave Ong indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltre che sotto sequestro per violazione del decreto Cutro. E questa è una vergogna”, ha affermato il presidente del Consiglio.
“Nelle ultime settimane – ha proseguito – abbiamo intensificato gli sforzi contro le piazze di spaccio e loro dicono che bisogna legalizzare la droga. Quando abbiamo fatto un decreto per contrastare le baby gang o le cosiddette “paranze” dei minorenni armati, usati come manovalanza dalla criminalità organizzata, un giornale della sinistra ha titolato, testuale: “Meloni arresta i bimbi”. Quando abbiamo stabilito che i genitori che non mandano i propri figli a scuola commettono un reato, e che in determinati casi si può revocare la potestà genitoriale, alcuni di loro si sono schierati con quei genitori che stanno privando i loro figli di un futuro”.

”In ogni caso continueremo a non rispondere a queste provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni”, un “orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile”, ha detto Meloni.

“Abbiamo alle spalle mesi incredibili, penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria, e speriamo non solo nella nostra. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa – ha sottolineato – Per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti. Per me stessa, per potermi guardare dopo quasi un anno alla guida del governo della Nazione e vedere ancora la stessa persona di prima, più vecchia, ma la stessa. Per aver camminato a testa alta ovunque, per essere stata schietta e per tutte le volte che sono stata in grado di dire no, banalmente perché era giusto farlo, anche quando bisognava pagare un prezzo. E per l’Italia, che oggi ha qualcosa di più di quando ne abbiamo assunto la guida”.

“L’Italia ha un’economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un’Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione”, ha rivendicato la premier.

“Siamo fieri dei risultati che abbiamo raggiunto al governo e considero questo lavoro solo l’inizio – ha proseguito – C’è tantissimo da fare, e lo faremo, stabilendo le priorità e realizzando un programma ampio di provvedimenti. Abbiamo cinque anni davanti e vogliamo essere giudicati alla fine di questo percorso”.

Meloni ha sferzato i suoi: “Nulla di quello che è stato fatto lo ha fatto una persona sola. Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra. E’ questo il messaggio principale che voglio dare oggi all’assemblea nazionale di Fdi. Come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione – nel senso buono del termine – delle quali siete capaci. Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbiate visto niente”. “Il dibattito politico – ha avvertito – sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche”.