Meloni e Salvini inchiodano Speranza: “Fermerai anche l’immigrazione illegale dall’Africa?”

L’immigrazione continua senza sosta in Italia, mentre ong e associazioni “caritatevoli” strillano affinché quanti più clandestinbi possibile sbarchino in Italia. E il ministro della Salute Speranza si affretta a proibire i voli da quei Paesi africani dove è stata individuata la variante. Ma gli sbarchi illegali favoriti dai trafficanti di schiavi e da chi lucra sulla pelle di questi pseudo disperati? Se lo chiedono anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Scusa, quindi nel dubbio fermerete anche l’immigrazione illegale, atteso che non potete sapere se chi si imbarca in Libia o in Tunisia è passato da quelle Nazioni… vero?”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, rispondendo al ministro della Salute Roberto Speranza.
Speranza ferma i voli dall’Africa ma non gli sbarchi
Speranza aveva scritto: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la variante B.1.1.529. Nel frattempo massima precauzione”. Della stessa opinione il leader della Lega. “Ma come, ministro Lamorgese, c’è l’allarme varianti ma per questi 461 nessun problema?”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, riferendosi ai migranti a bordo della sea watch che potranno sbarcare nel porto di Augusta.

L’immigrazione illegale continua in tutta Italia
Intanti gli sbarchi dei clandestini proseguono non solo a Lampedusa, dove l’otspot è come sempre al collasso, ma anche altrove. I carabinieri i Catanzaro unitamente agli Agenti della Seconda Sezione contrasto alla criminalità diffusa, extracomunitaria e prostituzione della Squadra Mobile della Questura, hanno sottoposto a fermo due soggetti di nazionalità turca, rispettivamente di 30 e 38 anni. L’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini congiunte di carabinieri e polizia, i due sono sospettati di essere gli scafisti della barca a vela di circa 10 metri che nella mattinata di ieri si è arenata alla foce del fiume Alli, nel catanzarese, con 59 immigrati illegali a bordo.
Arrestati due scafisti turchi che erano scappati
Poco dopo lo sbarco, alcuni cittadini che avevano assistito all’arrivo dei clandestini hanno fornito alle forze dell’ordine elementi. Indicando quelli che sin da subito erano apparsi essere gli scafisti. Elementi supportati anche dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti, che hanno così consentito l’individuazione dei due cittadini turchi. I quali nel frattempo avevano fatto perdere le loro tracce cercando di allontanarsi dalla zona dello sbarco, ma venendo poco dopo fermati da una pattuglia dei carabinieri. I riscontri successivi, raccolti dalla Squadra Mobile e dai militari dell’Arma ed effettuati attraverso il riconoscimento da parte di altri cittadini stranieri sbarcati, hanno fatto emergere gravi indizi di reato a carico dei due turchi, ora tradotti presso la casa circondariale di Catanzaro.