Meloni: l’Agenzia delle Entrate si prepara a massacrare ancora gli italiani: fermatela

L’Agenzia delle Entrate si prepara a massacrare ancora gli italiani. “Mentre lo Svimez lancia l’allarme sul rischio chiusura per 73mila imprese, l’Agenzia delle entrate sta preparando 90mila accertamenti fiscali contro professionisti e imprenditori. Fratelli d’Italia chiede al governo Draghi di bloccare questa follia. Servono nuove rottamazioni, scomputo degli interessi e saldo e stralcio per lavoratori autonomi e partite iva sovraindebitate. La ripartenza va pianificata alleggerendo il peso fiscale per imprenditori e famiglie e non tartassando chi combatte per tenere in piedi il sistema Italia”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Le entrate tributarie aumentate nel mese di marzo
E tutto questo mentre a marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,1 miliardi, in aumento del 9,8 per cento (2,7 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2020.Influenzato, tra l’altro, dagli slittamenti d’imposta disposti dal Dl “cura Italia”. Lo comunica Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Nel primo trimestre dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 96,0 miliardi, in aumento dell’1,1 per cento (1,0 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nuovi aggravi per le imprese che hanno avuto i contributi a fondo perduto
Non è finita. Maggiori oneri amministrativi per due milioni di imprese e di professionisti che hanno beneficiato dei contributi a fondo perduto nel corso del 2020 per fronteggiare i pesanti effetti economici della pandemia. Il nuovo modello di dichiarazione dei redditi, infatti, prevede che la sezione dove indicare i dati sugli Aiuti di Stato non sia più limitata agli aiuti fiscali automatici. Ma comprenda anche i benefici erogati a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate. A lanciare l’allarme è la Cna. Nel riquadro, spiega l’associazione, “non sarà sufficiente inserire l’ammontare del contributo ricevuto, dovrà essere calcolato il risparmio d’imposta ottenuto dall’impresa in ragione della situazione reddituale dichiarata per l’anno 2020 in quanto i contributi a fondo perduto causa Covid sono esclusi dalla tassazione”.
Inutili aggravi per un’impresa su due
“La nuova disposizione – dice la Cna – va in direzione opposta agli obiettivi di semplificazione. Si traduce in un inutile aggravio degli oneri amministrativi per quasi un’impresa su due. In quanto l’Agenzia delle Entrate detiene tutti gli elementi per il calcolo. Ammontare del contributo erogato a fondo perduto e situazione reddituale dell’impresa del 2020”.