Meloni scrive alla Ue: è ora di stabilire che in Europa si entra solo legalmente, basta fuorilegge

“Non possono essere le organizzazioni criminali e i trafficanti di esseri umani a gestire i flussi migratori verso l’Europa, come purtroppo accade da diversi anni a questa parte. Queste organizzazioni criminali si stanno arricchendo a dismisura sulla pelle dei disperati, e più aumentano i loro guadagni più le condizioni di chi tenta di attraversare il Mediterraneo diventano precarie. Una civiltà come la nostra non può consentirlo”. Lo scrive il premier Giorgia Meloni in un passaggio della lettera che, dopo la tragedia sulle coste calabresi, ha inviato al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al primo ministro di Svezia, paese titolare della presidenza Ue, Ulf Kristersson.
Contrastare i clan criminali che causano le tragedie
“Occorre quindi lavorare tutti insieme – l’invito del presidente del Consiglio ai vertici dell’Ue – per ribadire il principio che in Europa si entra solo legalmente, e quindi in condizione di totale sicurezza. Occorre sviluppare e potenziare i canali legali di migrazione, distinti tra chi ha diritto alla protezione internazionale e chi intende accedere per ragioni di lavoro. E occorre contrastare, senza tentennamenti, i clan criminali che alimentano l’immigrazione illegale di massa”.

E i Paesi di origine collaborino attivamente
“Al Consiglio Europeo straordinario dello scorso febbraio abbiamo individuato alcune misure che vanno nella giusta direzione, ma il fattore tempo è decisivo. È fondamentale e urgente adottare da subito iniziative concrete, forti e innovative per contrastare e disincentivare le partenze illegali, ricorrendo anche a urgenti stanziamenti finanziari straordinari per i Paesi di origine e transito affinché collaborino attivamente”. “L’Italia è pronta, a partire dal prossimo Consiglio Europeo, a dare il suo contributo a ogni iniziativa comune che vada in questa direzione, per evitare di ritrovarci a breve a piangere nuove tragedie. Confido che non sia sola in questa battaglia di civiltà”.