Meloni: “Sull’immigrazione speravo meglio”. La morte di Napolitano fa slittare la kermesse di FdI

Alla vigilia dell’anniversario delle elezioni vittoriose per il centrodestra e Giorgia Meloni come prima donna nella storia della Repubblica italiana a capo del governo, si smonta la kermesse di Fratelli d’Italia, che era stata organizzata per questo week end.

La due giorni dal nome “L’Italia vincente – Un anno di risultati”, sarebbe dovuta andare in scena in città di ogni regione d’Italia, per spiegare, tramite interventi di big del partito e di ministri, i risultati dell’esecutivo a 12 mesi dal suo insediamento e fare progetti per i prossimi quattro anni. A slittare alla prossima settimana è stato proprio l’intervento della presidente del Consiglio che si sarebbe dovuto tenere domenica a Roma, dal palco dell’Auditorium della Conciliazione, insieme a tutte le altre iniziative previste per la stessa giornata.

Meloni al Tg1: “Sui migranti i risultati non sono quelli sperati”

Meloni ha invece rilasciato un’intervista al Tg1 dove ha tracciato il bilancio del primo anno di governo. “L’Italia è oggi più credibile, più stabile, più ascoltata”, ha detto il premier. Un bilancio che non ha nascosto gli aspetti meno brillanti. “Speravo meglio sull’immigrazione. Abbiamo lavorato tantissimo, i risultati non sono quelli che speravamo di vedere. È un problema molto complesso, ma sono certa che ne verremo a capo”, è la sua analisi obiettiva. “Questo tema merita una seconda fase”, afferma anche dopo il monito del Papa che invita a non fare del mare nostrum un mare mortum.

Il bilancio di un anno di governo

“Penso che il bilancio debbano farlo gli italiani. Io avevo promesso di consegnare un Italia migliore, ed oggi l’Italia è più credibile, più stabile, più ascoltata”, dice la premier aggiungendo che “l’Italia era il fanalino di coda, mentre oggi cresce più di tutti gli altri Paesi europei“. Davanti la leader di FdI vede “l’orizzonte dei 5 anni di governo”. “E quell’orizzonte – dice -mi serve anche per realizzare le grandi riforme di cui questa Nazione ha bisogno. Vorrei che questo fosse l’anno delle riforme: vedere i primi mattoni della riforma fiscale, avviare la riforma costituzionale, fare la parte più consistente della riforma sulla giustizia. E poi la grande riforma del merito, particolarmente nella scuola e intervenire sull’emergenza abitativa. C’è un grande lavoro da fare ma rispetteremo gli impegni presi”.