Meloni: vogliono intimorire gli imprenditori ma aprono le porte ai clandestini illegali

meloni blocco navale (2)

“Non bastava la presa in giro delle finte riaperture, adesso il ministro Lamorgese vuole pure intimorire gli imprenditori già stremati dalle insensate misure restrittive decise dal governo. Quando inizierà ad utilizzare la stessa intransigenza nel difendere i nostri confini dall’immigrazione clandestina?”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in merito all’annuncio del ministro dell’Interno di eseguire controlli rigidi sulle riaperture.

Lamorgese: saremo particolarmente rigidi

Ecco cosa ha detto il ministro. “Andiamo verso un periodo di riaperture e sarà ancora più delicato perché abbiamo tanto aspettato questo momento però serve responsabilità. Non si può pensare che dietro a ognuno di noi ci sia un rappresentante delle forze di polizia ed è necessario evitare di ricadere in un momento difficile. La riapertura è anche un gesto di responsabilità per dare la possibilità alle imprese, al commercio, alla nostra economia di riprendere ma ci vuole un grande senso di responsabilità, non è un liberi tutti”.

“Faremo i controlli e saremo particolarmente rigidi – precisa Lamorgese – perché non possiamo rischiare di buttare a mare tutti i sacrifici fatti finora. Crediamo nel senso di responsabilità di ognuno di noi. Tanti i protocolli stipulati dalle prefetture che prevedono anche strumenti finalizzati ad agevolare l’accesso al credito e la rapidità dell’erogazione delle somme”. Ma contro l’immigrazione clandestina ch fanno?

Ripresi senza freni gli sbarchi illegali a Lampedusa

Infatti dopo una breve tregua dovuta al maltempo, sono ripresi gli sbarchi di immigrati illegali a Lampedusa. Un’imbarcazione con 45 tunisini a bordo, tra cui una donna, è stata intercettata stamani dagli uomini della Guardia di finanza. Dopo lo sbarco sul molo Favarolo, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola. Si tratta del primo approdo dopo quello di 17 persone, tra cui 5 donne e un bimbo, immancabile, giunti giovedì scorso sulla più grande delle Pelagie.

La sinistra vuole cancellare ristoranti e bar

Quanto alle riaperture, Bianchini le condanna così come sono fatte. “È chiaro, ragionando sulla bozza del nuovo Dl, che esiste un accanimento ideologico contro i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola. Sui mezzi pubblici accade di tutto, a livello di assembramento. Ma il problema, per qualcuno al governo, sono ancora ristoranti, bar, pub e pizzerie che, a quanto pare, devono essere cancellati. Siamo alla pura follia”. Così in una nota Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

E aggiunge Ferdinando Parisella, segretario nazionale di Mio Italia: “Sono mesi che insistiamo sull’accanimento ideologico. Le piccole imprese, comprese le piccolissime, sono un fenomeno tutto italiano. Fanno parte del nostro dna, del nostro modo di vivere e formare la nostra società, sono il segno principale dell’indipendenza….
Invece la miscela tra il nuovo capitalismo finanziario, gli ultimi rimasugli del fallito comunismo e i nuovi globalisti digitali, è finalizzata a trasformarci, a schiacciarci per obbligarci a cedere la nostra libertà d’impresa, libertà creativa, libertà di mantenere le nostre infinite tradizioni, come dicevo ieri, fino a renderci tutti uguali consumatori al ribasso. Non l’avranno vinta”., conclude.