Meno morti e contagi ma sale la positività. Ci salverà il vaccino russo Sputnik?

vaccino russo sputnik (2)

Contenuti dell'articolo

Sono 11.629 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi dalla Protezione Civile pubblicato sul sito del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 299 morti che portano il totale a 85.461 dall’inizio dell’emergenza. Sono 216.211 i tamponi eseguiti in 24 ore tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività pari al 5,3%. Sono invece 1.056 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio. Da ieri sono stati registrati altri 16 morti e 1.921 guariti. I tamponi sono stati 25mila. “Diminuiscono i casi, i decessi e i ricoveri, mentre aumentano le terapie intensive” dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Il rapporto tra positivi e tamponi è a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%” .

Il vaccino russo Sputnik potrebbe salvarci?

Intanto il vaccino russo Sputnik V, che aveva lasciato diversi dubbi negli esperti quando furono presentati i dati, potrebbe essere l’ancora di salvezza per le campagne vaccinali in Europa. Vista l’impasse frutto dei ritardi nella consegna delle dosi di Pfizer e Moderna. Ecco cosa ne pensano gli esperti. “Visto quello che sta succedendo con i vaccini che abbiamo approvato, Pfizer e Moderna… Che al momento non consentono di metterci al riparo con le dosi e l’annuncio di AstraZeneca che consegnerà una quantità minore di dosi, evidentemente avremo dei problemi con la campagna vaccinale. Credo quindi che si debba pensare a soluzioni alternative, l’Ungheria l’ha già fatto acquistando i vaccini russi. Facciamolo anche noi”.

Gli esperti favorevoli al vaccino russo

Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria. “Apriamo anche a noi a questo vaccino che alla fine è molto simile a quelli di AstraZeneca e J&J perché utilizza come vettore un altro virus (adenovirus). L’efficacia del vaccino russo, stando ai dati, non è scoraggiante. Ora in emergenza l’obiettivo deve essere vaccinare il maggior numero di persone e per farlo servono dosi”, aggiunge l’infettivologo.

Non ci sono preclusioni per lo Sputnik

“Ci vuole il passaggio all’Ema e la trasparenza dei dati, ma non vedo preclusioni al suo utilizzo in Italia”, afferma all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’università Statale di Milano. Quello russo “è un vaccino della stessa tipologia di quello sviluppato da AstraZeneca – aggiunge – Abbiamo visto come sia indispensabile, per avere una forte adesione alla campagna vaccinale, che i dati sulle sperimentazioni siano trasparenti e passati al vaglio dell’Ema e dell’Aifa”.

L’impasse nella campagna vaccinale italiana

Vista l’impasse nella campagna vaccinale italiana, frutto dei ritardi nella consegna delle dosi, si potrebbe virare anche sul vaccino russo ‘Sputnik V? “Secondo me sì, sempre previa autorizzazione dell’Ema. Il vaccino russo e anche quello cinese sono stati abbondantemente testati e provati e sono simili al vaccino AstraZeneca. Ora la nostra priorità è vaccinare velocemente e possiamo farlo solo con centinaia di migliaia di dosi. Occorre accelerare e farlo anche con altri vaccini”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma.