Meno tamponi, meno contagi: ma salgono tasso di positività, ricoveri e terapie intensive

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Siamo sempre in alto mare: meno contagi ma salgono tasso di positività, ricoveri e terapie intensive, e anche i morti rispetto a ieri. Sono infatti 8.561 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato sul sito del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 420 morti. che portano il totale a 85.881 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 143.116 tamponi, con un tasso di positività che sfiora il 6% (5,98). Nel calcolo sono compresi anche i test antigenici effettuati. Risalgono i ricoveri in terapia intensiva, dove rispetto a ieri ci sono 21 persone in più.

Lazio, 874 contagi e 40 morti

 Sono 874 i contagi nel Lazio nelle ultime 24 ore secondo il bollettino di oggi su 8mila tamponi. I morti di Covid sono stati 40 e 2.558 i guariti. “Diminuiscono i casi, mentre aumentano i decessi, i ricoveri e le terapie intensive” dice l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato. “Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%. I casi a Roma città rimangono sotto quota 500. Superata la soglia dei 3 milioni di tamponi molecolari effettuati”.

I vaccini non ci sono, le vaccinazioni slitteranno

“Non ci sono alternative allo slittamento delle vaccinazioni degli over 80: i vaccini non ci sono. Non si può fare altro. Ma le persone di questa fascia di età sono quelle maggiormente a rischio per le quali è necessario utilizzare il massimo delle precauzioni per proteggerli. E a questo punto il rispetto delle misure deve essere elevatissimo”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.

Ippolito: non c’è altro da fare

“In questa situazione è necessario tutelare al meglio tutte le persone fragili”, ha detto Ippolito sottolineando che, in generale, “i dati di questi giorni indicano un leggero miglioramento della situazione pandemica ma che ha ancora bisogno di monitoraggio. Abbiamo già visto riduzioni e poi riprese, non bisogna cantar vittoria”.